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Avisio
Poche domande per indagare la complessità del rapporto che lega una comunità al sui torrente
La Carta di Regola rappresenta lo strumento giuridico con cui le comunità trentine si sono autogestite per secoli, dal Medioevo al Settecento
Questo articolo fa parte del progetto “Le vie dell’acqua e dell’uomo: società ed economia fra passato e presente” promosso da Ecomuseo Argentario, con il contributo della Fondazione Caritro. Partner del progetto: Associazione Culturale Lavisana; Comune di Lavis, Comune di Civezzano, Rete delle Riserve Val di Cembra-Avisio e APPA
In questa seconda puntata si parlerà del panorama folkloristico della borgata, come la leggenda di Sant’Udalrico e le leggende legate alle miniere d’argento
Partiamo dalle origini. Ecco il primo contributo realizzato nell’ambito del progetto “Le vie dell’acqua e dell’uomo: società ed economia fra passato e presente”
Un antico legame che va ricoperto e rinsaldato
A Lavis sulle vie dell’acqua: una due giorni per conoscere meglio il proprio territorio
Nel 1933 un decreto del ministro Leoni mise fine ad una controversia che si stava protraendo da qualche anno e questa volta a uscirne malconci furono i lavisani
Dai documenti presentati per difendere il diritto all’utilizzo gratuito dell’acqua emerge una preziosa fotografia della Lavis nei primi anni del Novecento e una testimonianza di come è cambiato nel corso dei secoli il rapporto fra Lavis e il suo torrente
Sabato 3 luglio, alle ore 10.00, sulle rive del torrente Avisio, nei pressi della Casa di Riposo, lungo la passeggiata del torrente Avisio, si svolgerà il quarto appuntamento de “cinque passi nella Storia”