Una visita particolare che parte dal centro del paese e raggiunge il giardino mettendo in relazione quest’opera e l’ambiente che la circonda
Lavis. Ad ottobre il Giardino dei Ciucioi apre i cancelli anche il venerdì pomeriggio.
Il Giardino dei Ciucioi, costruito a metà dell’Ottocento dell’eccentrico Tommaso Bortolotti, apre anche al pomeriggio dei venerdì d’ottobre. Ma, rispetto alle aperture tradizionali, questa volta si tratta di qualcosa di particolare perché il percorso di visita partirà dal centro storico, esattamente da Piazza don Grazioli, inserendo in questo modo l’opera di Tommaso Bortolotti nel contesto urbano e paesaggistico del comune di Lavis.
Il percorso nasce con l’obiettivo di far scoprire la storia nascosta di Lavis attraverso un viaggio lungo il tracciato delle vecchie vie e delle antiche rogge. I centri storici, infatti, sono dei libri di pietra che, con un poco di attenzione, ancora oggi raccontano le storie di uomini e donne che nei secoli hanno reso vivo l’ambiente che ci circonda. Nel corso della passeggiata, le guide dell’Ecomuseo dell’Argentario, racconteranno la storia di Don Giuseppe Grazioli, la vita economica di Lavis legata alle antiche rogge fondamentali per i mulini e le segherie, per arrivare, attraverso il Pristol, al “ponte di ferro” dove un tempo vi era l’antica dogana e il confine fra Contea del Tirolo e Principato Vescovile di Trento. Lì, in Piazza Loreto, le guide concentreranno il focus sul Panificio Comunale e sull’antica attività mineraria con la Casa del Colo dei Minerali per poi accompagnare il visitatore all’interno del suggestivo e misterioso giardino dei Ciucioi costruito dall’eccentrico Tommaso Bortolotti.
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Negli anni 60 con gli incontri del Circolo Fotocineamatori e Culturale nella sede di casa Rasini, lo storico lavisano Albino Casetti ci ripeteva sovente la storia del castello-giardino detto dei Ciucioi, così lo chiamava lui ! In una serata dedicata proprio ai Ciucioi ci aveva letto un antico documento del costruttore Bortolotti, nel quale veniva menzionata tutta la zona a sx della torre del castello appunto. Quella zona, ci aveva letto, era ricca di storia e di giacimenti antichi, ecco il perché Bortolotti aveva lasciato incompiuto il castello e tutta la zona verso l’attuale vascone dell’acquedotto … Meditate gente, meditate !!!