Autore: Giovanni Rossi

Giornalista, scrive per "Vita Trentina". Per decenni è stato il corrispondente da Lavis per "L'Adige". Memoria storica e appassionato di cinema, ha lavorato come tuttofare per il Comune di Lavis fino alla pensione. Scrive per "Il Mulo" dopo essere stato una delle colonne del giornale digitale "La Rotaliana".

Don Celestino Brigà, l’antifascista con la tonaca, per più di trent’anni a Lavis

Ricordato per il suo carattere bonario ma deciso, è stato il sacerdote del paese dal 1927 al 1960, lasciando un segno che continua anche oggi

Storia di una strada: com’è cambiata via Rosmini a Lavis

Era una via di campagna, dove si tenevano mercati e fiere, ora è la via dei condomini. Passa da qui, ormai da decenni, la storia del paese

Vita di Aurelio Rasini, appassionato di storia locale e fondatore dell’Associazione Culturale Lavisana

È stato per molti anni anima di quasi tutte le associazioni di Lavis: è scomparso nel 2013, lasciando un patrimonio di conoscenza che lo ha reso immortale

Negli anni Cinquanta all’oratorio di Lavis si folleggiava con i “Festival della Gioventù”

Fra baci proibiti e palchi crollati, ecco la storia di un evento che purtroppo si è perduto nella memoria

Aldo Stainer
La storia di Aldo Stainer, il dottore buono e medico dei poveri, a cui è intitolata la scuola media di Lavis

In occasione del primo giorno di scuola, togliamo la polvere dai ricordi di uno dei personaggi più amati del paese

“Profumo di mosto”: ricordi e storie dalla vendemmia di un passato che non c’è più

Tra i filari delle vigne si compiva un rito che aveva i suoi protagonisti, i suoi gesti e le canzoni che ormai si stanno perdendo nella memoria

Lavis e l’8 settembre: la storia del voto alla Madonna nel 1702

I lavisani speravano così di contrastare le piene dell’Avisio e i danni degli insetti nei campi. Dopo 317 anni, la storica processione si ripeterà quest’anno con un nuovo itinerario

Storia di un maestro: Pio Tamanini, il primo sindaco del Dopoguerra a Lavis

Nato a Pergine, ha vissuto gran parte della sua vita in paese, dove è stato insegnante (e non solo). Dopo la guerra, cancellò personalmente i volti di Mussolini

Non solo per dormire. Sul Paion si andava a vedere il tiro al volo e al piattello con i cacciatori

Il dosso che sovrasta Lavis era la meta delle passeggiate, ma c’era anche chi lo frequentava per allenarsi con i fucili

Othmar Winkler: il grande artista che visse a Lavis e scolpì la via Crucis

L’opera è conservata sulle pareti della chiesa: lo scultore di Brunico rimase in paese per quasi dieci anni, ma anche dopo mantenne un legame speciale