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Una breve presentazione di quello che potremo vedere nella prima a serata di martedì 5 marzo
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Lavis. Al via l’annuale rassegna di film archeologici a Lavis, organizzata dall’Associazione Culturale Lavisana, in collaborazione con il Comune di Lavis e con il RAM film festival di Rovereto, giunta ormai alla sesta edizione. Si inizia martedì 5 marzo alle ore 21, presso l’Auditorium comunale di Lavis, con la proiezione dei primi due film, che in modo diverso ci mostrano un possibile rapporto con i nostri antenati.
Il corto d’animazione
La serata è introdotta dal poeticissimo corto d’animazione Fior di loto in carta Joss per la nonna, di Stefie Gan (Stati Uniti, 2022), che racconta la storia di una ragazza malese e della sua nonna. La carta Joss è usata nei rituali per l’aldilà in alcune parti dell’Asia: rappresenta i beni terreni e viene bruciata in onore degli antenati. L’espressività dei disegni animati ci aiuta a immergerci nella narrazione, a comprendere i sentimenti delle protagoniste e l’importanza del legame con il passato e con le tradizioni.
Il film
Archeologia 3.0 – Come far parlare i morti, di Stéphane Jacques (Francia, 2023), è un documentario con interviste a ricercatori di tutta Europa – dalla Polonia, alla Danimarca, dalla Germania, alla Francia – accomunati dall’uso di nuovi e sofisticati metodi scientifici in ambito archeologico. Le nuove tecnologie mutuate da altri campi, come la medicina, o l’investigazione scientifica in polizia, permettono di rivalutare quanto studiato finora sulle mummie e sugli scheletri conservati nei musei. In alcuni casi è possibile riaprire scavi archeologici e rivedere le datazioni. Ma si può anche andare oltre, scoprendo il volto e la voce delle donne e degli uomini del passato.
I film sono tradotti e doppiati a cura della Fondazione Museo Civico di Rovereto, che organizza il RAM film festival, raccogliendo documentari da tutto il mondo e conservandoli nel proprio archivio.
Leggi anche – Uno sguardo sul passato con la sesta edizione del Cinema Archeologico
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