Le leggende del Tesino – il Sanguanèlo

La nostra ricerca sulle leggende del Trentino oggi ci porta nella parte orientale della Provincia su un altopiano al confine con il Veneto

Pieve Tesino. Fra i molti personaggi fantastici che animano il folklore popolare del Trentno, nella zona del Tesino troviamo una figura particolare chiamata  “Sanguanèlo”. Questi personaggio buffo ma particolarmente dispettosi in alcune zone viene anche chiamato  Martorèo o Martorèlo.

Il Sanguanèlo è una figura simile ad un folletto. Per certi aspetti, come narrano le leggende, era il terrore degli abitanti del Tesino. Amava, infatti, fare scherzi alle persone, ai bambini e agli animali. Con i bambini disobbedienti non andava leggero. La sua attività principale era andare di notte a caccia di bambini ai quali succhiava il sangue dopo averli catturati e immobilizzati. Era una sorta di vampiro ma, a differenza dei classici succhiasangue, utilizzava delle particolari tecniche di persuasione. Infatti si presentava alle sue future vittime vestito semplicemente di verde indossando un berretto rosso pieno di sonagli. Ma, se di luna buona, sapeva anche essere un vero burlone perché amava scherzare con uomini e donne facendo però perdere l’orientamento per condurli, di notte, per vie e sentieri sconosciuti. Amava anche divertirsi con gli animali ai quali, come si legge in molte leggende, annodava, per diletto, le code.

Come la gran parte dei personaggi mitologici dell’arco alpino, anche il Sanguanèlo, come le anguane o le fate, poteva rivelarsi anche un prezioso aiuto per la gente del posto. Unica regola? Non tradire la sua fiducia.

Il Sanguanèlo tradito


Si narra, infatti, che un servo di casa Buffa, al quale i padroni avevano affidato la gestione di un Maso in località Malene, era spesso in paese, nell’osteria a breve e a mangiare fino a tarda notte. Ai Buffa sorse il sospetto: «Ma guarda quel servo -si diceva da qualche giorno in casa Buffa -è sempre in osteria a fare festa. Chi manda avanti il maso? In che condizioni saranno le nostre povere bestie?». Dopo qualche giorno i Buffa, mentre il servo era in osteria, salirono di nascosto al maso ma trovarono tutto in ordine, le bestie nutrite e la stalla ben pulita. Il giorno seguente i Buffa chiesero al servo: «Come fai a tenere il maso in ordine se sei sempre a far festa giù in paese?». E il servo, ancora un po’ ubriaco… «Ma no… signor Buffa…il merito è tutto del Sanguanèlo. È lui che fa tutti i lavori per me: pulisce la casa, ordina la stalle e si prende cura delle mucche». La sera stessa, al rientro dalla solita festa in osteria, il servo trovò le bestie con le code legate, la casa sottosopra e la stalla sporca di letame. Era stato il Sanguanèlo per vendicarsi dell’amico che aveva svelato il segreto.

Andrea Casna, iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, albo pubblicisti, è laureato in storia e collabora con l'Associazione Forte Colle delle Benne. È stato vicepresidente dell'Associazione Culturale Lavisana e collabora come operatore didattico con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto.

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