
Gli eserciti delle nazioni europee si sono dotati di armi sempre più distruttive, in concorrenza fra loro

TRENTO. Fra i fattori del contesto che spiegano lo scoppio della guerra e la sua particolare durezza vi è la frenetica corsa agli armamenti che ha visto concorrere tutte le potenze europee. Favoriti dal progresso delle tecnologie e sospinti da un forte spirito nazionalistico, gli eserciti si sono dotati di armi sempre più distruttive. Simbolo di questa corsa è la costruzione di grandi corazzate: navi che univano potenti artiglierie e impenetrabili corazzature.
Lo spiega nella nostra prima “pillola di storia”, Gustavo Corni (Modena 1952). È stato professore di storia contemporanea all’università di Trento. Studioso di storia tedesca e internazionale del Novecento. Di recente pubblicazione il volume “Weimar. La Germania dal 1919 al 1933”, Roma, Carocci, 2020.
I video “Pillole di storia” sono un progetto di narrazione digitale rivolto a tutti, per approfondire, scoprire e studiare la storia della Grande Guerra e delle sue conseguenze. L’iniziativa intende anche sostenere Emergency, che da molti anni svolge una preziosa attività di cura e di attenzione verso i più deboli spesso vittime di guerre, ieri come oggi. Vi invitiamo a sostenere il loro operato negli ospedali italiani nella lotta al Coronavirus.
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