Anche su ilMulo.it le “pillole di Storia” che sostengono Emergency

Sono piccoli video realizzati da giovani storici, grazie alla collaborazione fra più realtà e con un obiettivo solidale

Gustavo Corni, già professore di storia contemporanea all'Università di Trento, è fra gli storici coinvolti nel progetto

TRENTO. Fra le iniziative e le collaborazioni a cui il nostro giornale sta lavorando – anche per ampliare l’offerta per i nostri lettori – una delle più interessanti è quella che coinvolge un gruppo di giovani storici, a sostegno di Emergency. In sostanza, l’iniziativa prevede la pubblicazione di una serie di brevi video tematici sulla Grande guerra. Saranno disponibili anche sul nostro giornale.

I soggetti coinvolti


Il progetto nasce dall’esperienza di story-telling del Calendario digitale “La Grande Guerra+100”, un progetto dell’Università di Trento che dal maggio 2014 al dicembre 2018 ha proposto tramite web e social una ricca varietà di contenuti relativi al primo conflitto mondiale.

Fra gli aspetti positivi di questo progetto – chiamato “Pillole di Storia. Grande guerra e dintorni” – c’è anche quello che unisce più realtà: l’Associazione che gestisce il Forte Colle delle Benne a Levico. Poi, il gruppo che cura il progetto social “La Grande Guerra in cinque passi”. Infine, c’è la collaborazione del Museo Storico Italiano della Guerra. IlMulo.it è stato individuato come il media partner.

Una trincea

Pillole di Storia


Le “Pillole di Storia” sono brevi video che saranno appunto pubblicati anche sul nostro giornale. Alcuni giovani storici, attivi in Italia e all’estero, illustreranno alcuni temi portanti relativi alla Prima guerra mondiale. Dalla corsa agli armamenti, ai cambiamenti nell’economia dei paesi coinvolti, dal profugato alle diserzioni e molto altro. La narrazione sarà arricchita con immagini e infografiche che provengono dal lavoro svolto per il calendario digitale.

Alla volontà di trasmettere in una modalità semplice e immediata contenuti storici al pubblico che ora non può accedere ai luoghi della cultura, si è voluto associare l’invito a sostenere Emergency, l’organizzazione da sempre impegnata nelle emergenze umanitarie, con la quale i promotori del progetto hanno già collaborato in passato.

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