La storia del Grundig Sport Palace: il primo palazzetto dello sport a Lavis

Non solo per il tennis, ma anche per la scherma, il pugilato e anche per spettacoli d’ogni genere. E per l’inaugurazione arrivò Primo Carnera

L’esterno del Grundig Sport Palace

LAVIS. Era stato costruito a cavallo degli anni 50/60, ideato, pensato e voluto dai fratelli Benvenuto, titolari allora (sin dal 1955) dell’Austro Ital, concessionaria esclusiva per l’Italia della Grundig tedesca.

Il mastodontico edificio era situato a lato della strada nazionale del Brennero (la SS 12), proprio all’ingresso della borgata e subito dopo il ponte sull’Avisio dedicato a San Giovanni Bosco ed era stato chiamato con il nome fantastico di “Grundig Sport Palace”…

L’inaugurazione


1.C’era stata grande festa, nel 1960, per la sua inaugurazione con proprio tutto fatto in pompa magna, i proprietari fecero davvero le cose in grande, tutte degne di una cittadina che sfidava le novità e si schierava in concorrenza anche con la vicina città di Trento.

Assieme alle numerose autorità, personalità politiche d’ogni colore e invitati famosi persino dalla capitale, tra i quali oltre ai rappresentanti provinciali anche quelli nazionali del Coni, fece la sua comparsa nientemeno che la first lady nazionale, donna Carla Gronchi1 (anche in rappresentanza di suo marito presidente), che si complimentò ripetutamente con i creatori del palazzetto sportivo per l’ardita e avveniristica opera realizzata proprio in quel di Lavis.

Senza eguali


2.In quegli anni a Trento palazzetti di quel genere non ce n’era nemmeno l’ombra e così pure le grandi strutture e palestre dimensionate avevano ancora da arrivare sulla piazza trentina.

La benedizione della nuova struttura lavisana venne effettuata da padre Eusebio Jori2 allora cappellano della Guardia di Finanza nonché cognato con uno dei fratelli Benevenuto, assistito dal nuovo arciprete-decano di Lavis don Luigi Zadra (era arrivato a Lavis il 15 maggio di quell’anno il 1960) e anche da un rappresentante della Curia di Trento.

Il giorno dell’inaugurazione (foto di Renata Montanari)

Primo Carnera


3.Il programma delle grosse attività all’interno del nuovissimo Palazzetto Sportivo iniziò sin da subito e alla grande, addirittura con un incontro di pugilato.

Il ring, tutto attrezzato tecnicamente, era sistemato, quando non si utilizzava, contro il soffitto dell’edificio e per ogni incontro di boxe veniva calato elettricamente nel bel mezzo del grande salone e pronto per ogni evento.

Ospite d’onore di quel primo incontro lavisano era anche il mitico campione Primo Carnera che in quell’occasione, festeggiatissimo, oltre che gli autografi distribuiva ai suoi fans anche le foto-cartoline di attore nel film storico-avventuroso La Corona di Ferro” diretto da Alessandro Blasetti3.

Premio alla bontà


4.Seguirono poi in calendario moltissime altre competizioni e manifestazioni sportive, oltre che di livello provinciale anche di importanza nazionale, che chiamarono a Lavis tutti i più bei nomi – più o meno importanti conosciuti e sconosciuti – oltre che del pugilato, della scherma, del tennis, della pallacanestro e anche delle arti marziali ai loro primi esordi pubblici a Lavis.

Non solamente lo sport però, tra le pareti del “Grundig Sport Palace”, ma arrivano anche altre manifestazioni culturali, musicali, teatrali e sociali, che trovarono sempre degna ospitalità dall’organizzazione curata dai fratelli Benvenuto.

Degni di nota e di ricordo restarono allora gli indimenticabili “Premi annuali della Bontà Fratelli Benvenuto” che videro l’assegnazione periodica di medaglie d’oro e altri premi agli scolari “più buoni” dell’intero territorio comunale, il tutto in un palazzetto sempre pieno e con posti esauritissimi.

Un momento del premio della bontà

L’Abicineide


5.Arrivarono poi anche le feste per i bambini, sia a
Natale sia a Carnevale, le recite e le repliche della nuovissima rivista musicale di Italo Varner, la famosa e indimenticata “Abicineide” che ebbe così tanto successo con altre repliche trasferite a Trento e addirittura al Teatro Sociale.

Nel Palazzo dello Sport furono inoltre ospitate tante altre attività pubbliche, organizzate sia dalle associazioni di allora che dallo stesso Comune, tra le quali anche il famoso premio nazionale “Carlo Erba” attribuito all’allora medico condotto di Lavis e dintorni, il dottor Aldo Stainer, l’indimenticato “dottore buono e medico dei poveri”.

Musica al Palazzetto


6.Si esibiscono poi più volte sul palco del Palazzo anche diverse compagnie teatrali e di varietà, poi la Banda Sociale di Lavis diretta da Mario Moser, la Corale Santa Cecilia diretta da Silvio Casagrande, il Coro Scarpon diretto da Italo Varner, il Coro Sociale di Pressano diretto da Giuseppe Nicolini.

Arrivano anche le novità con il gruppo musicale dei “Caravells”, il famoso “Trio Palbert”, il Coro della Sat e quello della Sosat e molti, molti altri ancora…

Ciclisti premiati


7.Significativi ed indispensabili poi per la sua logistica di prim’ordine furono anche i coinvolgimenti indispensabili dello stesso “Grundig Sport Palace”  nell’organizzazione dei famosissimi e storici “Circuiti degli Assi” che si disputarono in quei tempi all’interno della borgata grazie all’U.S. Lavis e che coinvolsero tutto il mondo del ciclismo internazionale intorno alla salita del “Pristol”.

Al Palazzo di via Nazionale avvenivano sia le punzonature di tutti gli astri del ciclismo di allora e, in conclusione festosa della gare, anche le varie cerimonie delle ricche e coinvolgenti premiazioni finali. Naturalmente con la passerella di tutti i campioni presenti, da Aldo Moser, Fausto Coppi, Gino Bartali, Fiorenzo Magni, poi Maule, Bobet, Baldini, ecc.

Tutti rilasciavano autografi a tutti, assaliti dai ragazzini e giovani che attendevano al varco il loro campione preferito, magari anche per ore, se poi questo usciva da una porta secondaria veniva subito inseguito e bloccato per la firma e anche per la foto magari insieme…

Una premiazione per il “Circuito degli assi”

La fine di un’epoca


8.Arrivarono poi anche gli anni ’70 e tutto iniziò a ridimensionarsi anche per il palazzo dello sport, il ring non scendeva più dal soffitto e il palco con i grossi fari era stato smontato, tutto si spense gradatamente, drasticamente e inesorabilmente come la fine di un epoca.

Il palazzo venne poi utilizzato per attività sportive private degli stessi dipendenti interni alla Grundig per poi divenire, infine, una grande mostra mercato (una delle prime in Trentino) con il nome beneaugurante di “Futura“. Si potevano trovare ed acquistare di tutti i tipi di elettrodomestici, radio e tv, non solo Grundig però ma anche di altri marchi internazionali.

Gli anni passarono poi ancora inesorabilmente insieme ai proprietari, il favoloso “Grundig Sport Palace” si trasformò poi definitivamente in un grande magazzino commerciale e negli anni ’90 venne demolito poi completamente per lasciare il posto ad un’altra ennesima attività commerciale.

Prima del Palavis


9.A dire il vero, prima dell’abbattimento vero e proprio, c’erano stati anche degli espliciti e pressanti inviti al Comune con offerte interessanti, perché acquisisca l’intero fabbricato da adibire ancora ad attività sportive e culturali pubbliche.

La cosa non era andata in porto anche perché lo stesso Comune aveva altre idee in testa e pensava già al “Palavis” da realizzare in altra zona… ma più vicino al centro storico.

Si chiuse così anche il capitolo del glorioso e modernissimo (per allora) “Grundig Sport Palace”, indimenticabile ai più per tutti gli avvenimenti e i personaggi ospitati, sul suo sedime, oggi, sono sorti degli alloggi privati con uffici e magazzini al piano terra, quindi dal pieno di sport all’edilizia abitativa il passo è stato… breve!


 

Note

  1. Carla Bissantini è stata la consorte di Giovanni Gronchi, presidente della Repubblica dall’11 maggio 1955 all’11 maggio 1962.
  2. Padre Eusebio Jori (1918-1979) è nato a Revò in val di Non. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1942 e l’anno dopo venne assegnato, come cappellano, alla IV Legione della Guardia di Finanza di Trento.
  3. “La corona di ferro” è un film del 1941 diretto da Alessandro Blasetti, vincitore della Coppa Mussolini al miglior film italiano alla 9ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Si tratta di uno spettacolare kolossal fiabesco, in cui il pugile Primo Carnera interpreta la parte di un servo.

Giornalista, scrive per "Vita Trentina". Per decenni è stato il corrispondente da Lavis per "L'Adige". Memoria storica e appassionato di cinema, ha lavorato come tuttofare per il Comune di Lavis fino alla pensione. Scrive per "Il Mulo" dopo essere stato una delle colonne del giornale digitale "La Rotaliana".

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