Una famiglia che è sempre stata protagonista nelle vicende storiche del Comune di Lavis da quando vi si stabilì alla fine del 1400
Lavis. L’anniversario della scomparsa dell’amico Lodovico de Schulhaus, per anni motore e Presidente Onorario dell’Associazione Culturale Lavisana, è stata uno stimolo per andare a recuperare qualche notizia su questa storica famiglia che per secoli ha intrecciato le sue vicende con la comunità di Lavis, lasciando la sua impronta nello sviluppo politico e amministrativo del nostro territorio.
Riportare tutte le vicende che nei secoli hanno legato questa famiglia a Lavis è cosa ardua e non riassumibile nelle poche righe di un articolo e quindi mi limiterò solamente agli elementi principali, pescando dalle ricerche fatte a suo tempo da Aurelio Rasini, altra figura di spicco dell’Associazione Culturale Lavisana.
L’arrivo a Lavis
Stando alle fonti di archivio portate alle luce da Aurelio Rasini per la stesura del libro “Lavis nel 1789 – un saggio di annali lavisani sino al 1980” la famiglia de Schulthaus risulterebbe essere il più antico casato per quanto riguarda la residenza nel Comune di Lavis.
I Schulthaus si stabilirono a Pressano poco prima del 1500. La famiglia, sicuramente facoltosa ma non ancora nobile, possedeva alcuni palazzi nel paese che allora era un centro abitato fiorente e molto più importante rispetto a Lavis. Dai documenti sappiamo che erano proprietà dei Schulthaus un bel palazzo con pertinenze (ora casa Fanti) in quella che adesso è piazza Nepomuceno della Croce e un alto edificio (ora casa Wacherle) nell’attuale via Marconi.
Il titolo nobiliare venne concesso a Cristoforo Guglielmo de Schulthaus il 20 febbraio del 1576 con un diploma dell’arciduca Ferdinando d’Austria. Da quel momento la famiglia entra nella nobiltà del Sacro Romano Impero e ottiene la facoltà di fregiarsi di uno stemma.
Quando si trasferirono a Lavis i de Schultaus si stabilirono prima nel palazzo di Nevisburg, l’antico palazzo/castello situato nell’attuale via Matteotti e caratterizzato dall’ampio portale sormontato da una bellissima scultura con lo stemma del casato e gli angioletti laterali. Quindi dal 1798 fino ai primi decenni del ‘900 la famiglia stabilì la propria residenza nel palazzo Capitanale.
Gli incarichi pubblici
Agli inizii del ‘600 i de Schulthaus entrano in possesso anche dell’antica rocca dei signori di Moos nella zona di Appiano e nel 1677 Giulio Francesco de Schulthaus de Nevisbug et Moos viene nominato Capitano della Giurisdizione di Kònigsberg.
Nel 1685 Giulio Francesco, oltre ad essere nominato capitano della Giurisdizione di Kònigsberg è anche Regolano delle Comunità di Lavis, Pressano e Consorti.
Da questo momento in poi i discendenti della nobile famiglia continueranno a rivestire cariche pubbliche all’interno della Comunità (Capitano della Giurisdizione, Regolano, Sindaco della Vicinanza, Vicario, Capo Comune, Podestà) fino ad arrivare ad Arturo del Schulthaus che dal luglio del 1944 ad aprile del 1945 sarà Commissario prefettizio del Comune di Lavis.
Una cosa interessante da segnalare è che negli anni passati le cariche pubbliche erano svolte gratuitamente (salvo che per i giudici). Non era prevista quindi nessuna indennità se non il prestigio di lavorare per la propria gente e poter dare un indirizzo politico-amministrativo allo sviluppo della Comunità.
Una famiglia di mecenati
Un altro segno lasciato da questo nobile casato lo possiamo trovare anche nelle due chiese di Lavis e Pressano.
Nel 1710 Giulio Francesco de Schulthaus decise di donare un altare per la chiesa di Sant’ Udalrico. Si tratta dell’altare nella navata di sinistra commissionato dal nobile allo scultore Cristoforo Benedetti da Castione di Brentonico. Il nuovo altare in marmo andò a sostituire quello in legno, vecchio e malandato.
Nel 1750 invece fu Ludovico de Schulthaus a donare alla chiesa di San Felice a Pressano un altro altare in marmi pregiati realizzato dallo scultore Antonio Giovanni Sartori.
Un alto dono alla chiesa di Lavis è quello fatto nel 1866 da Benedetto de Schulthaus. Si tratta della grande statua in argento di Gesù Cristo, realizzata dal maestro cesellatore Carlo Toneatti di Rovereto, per il crocifisso dell’altare commissionato oltre un secolo prima dall’avo Giulio Francesco.
Oltre agli incarichi pubblici e alle donazioni viste sopra i de Schulthaus hanno operato attivamente anche in numerose associazioni e organizzazioni che da sempre animano la vita culturale e sociale del comune di Lavis. Un lavoro spesso poco visibile ma fondamentale per mantenere viva e coesa una comunità e darle una propria identità.
Appendice- incarichi pubblici ricoperti dai nobili de Schulthaus nei 4 secoli di storia lavisana
1677 – Giulio Francesco de Schulthaus de Nevisburg et Moos è Capitano della Giurisdizione di Kònigsberg;
1685 – Giulio Francesco de Schulthaus de Nevisburg et Moos è Regolano della Comunità di Lavis, Pressano e Consorti;
1711 – Pietro Gioacchino de Schuldhaus in Nevisburg et Moos è Regolano della Comunità di Lavis, Pressano e Consorti;
1712 – Francesco Ernesto de Schulthaus è Sindaco della Vicinanza dio lavis;
1716 – Pangratio Joacchin de Schulthaus è Sindaco della Vicinanza di Lavis;
1718 – Cristoforo Gioacchino de Schuldahus in Nevisburg è Sindaco della Vicinanza di Lavis;
1719 – Francesco Antonio de Schulthaus è Regolano della Comunità di Lavis, Pressano e Consorti;
1720 – Francesco Antonio de Schulthaus è Sindaco della Vicinanza di Lavis;
1779 – Gioacchino Giuseppe a Schulthaus è Regolano della Comunità di Lavis, Pressano e Consorti;
1784 – Gioacchino de Schuldhaus è Vicario della Giurisdizione di Kònigsberg;
1785 – Benedetto Carlo de Schuldhaus in Nevisburg et Moos è Capitano dinastiale di Kònigsberg;
1791 – Gioacchino Giuseppe de Schuldhaus è Vicario e Capitano dinastiale della Giurisdizione di Kònigsberg e Grumes;
1808 – Ludovico de Schuldhaus è Capitano della Giurisdizione di Kònigsberg e Grumes;
1817 – Ludovico de Schulthaus è Sindaco della Vicinanza di Lavis e Deputato frazionale;
1838 – Benedetto de Schulthaus è Capo Comune;
1848 – Ferdinando de Schulthaus è Capo Comune;
1852 – Ferdinando de Schulthaus è Capo Comune;
1879 – Arturo de Schulthaus è Podestà del Comune di Lavis;
1900 – Arturo de Schulthaus è Podestà del Comune di Lavis;
1908 – Arturo de Schulthaus è Podestà del Comune di Lavis;
1944 Arturo de Schulthaus è Commissario Prefettizio del Comune di Lavis
Fonti
A. Brugnara, I luoghi dell’arte e della storia nel Comune di Lavis, vol.1, Comune di Lavis, 2006;
A. Rasini, Lavis nel 1789 con un saggio di annali lavisani fino al 1980 , Associazione Culturale Lavisana, 1999;
A. Rasini, Il nobile casato dei de Schulthaus di Lavis, Associazione Culturale Lavisana, 2002;
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Bell’articolo. Non so se casa Fanti in Piazza Nepomuceno della Croce appartenesse al casato, sicuramente lo era casa Fanti in via Marconi, oltre a casa Wacherle, naturalmente.