![](https://www.ilmulo.it/wp-content/uploads/2024/03/Expedition-Petra.jpg)
La seconda serata ci porterà anche in uno dei luoghi simbolo del passato e dell’archeologia: il complesso di Petra
![](https://www.ilmulo.it/wp-content/uploads/2024/03/Expedition-Petra.jpg)
Lavis. Per la seconda serata della rassegna di film archeologici a Lavis, organizzata dall’Associazione Culturale Lavisana, in collaborazione con il Comune di Lavis e con il RAM film festival di Rovereto, è stato scelto il tema del viaggio.
Martedì 12 marzo alle ore 21, presso l’Auditorium comunale di Lavis, in programma la docufiction sulle antiche vie percorse dai mercanti Nabatei, preceduta dal corto d’animazione che, con un linguaggio cinematografico assai diverso ma non meno efficace, narra la guerra civile in Cina alla fine della dinastia Han.
Ne Il sogno della sposa di Joe Chang (Cina/Canada, 2023, durata: 7’), film a disegni animati accompagnati da brani cantati dell’Opera di Pechino, i due sposi Wang Hui e Zhang, dopo una breve luna di miele, sono costretti a separarsi per la guerra. Il giovane Wang Hui infatti parte per la battaglia, mentre la moglie lo attende a casa, cantando in modo struggente il suo dolore per la lontananza. Il film è in lingua originale sottotitolato in italiano.
Spedizione Petra
Al corto d’animazione seguirà poi la proiezione della docufiction Spedizione Petra, sulle tracce dei Nabatei di Nathalie Laville e Agnès Molia (Francia, 2022, durata: 52’).
La docufiction è un tipo particolare di documentario che propone stralci di narrazioni in forma di fiction, ovvero di sceneggiato cinematografico con attori veri e propri, costumi e scenografie realistici. Il film è doppiato in lingua italiana.
Dei Nabatei ci restano i celebri monumenti funerari scavati nella roccia a Petra, nell’attuale Giordania, e nella città di Hegra, nel deserto dell’Arabia Saudita. Sappiamo che erano gli uomini più ricchi del mondo arabo antico, capaci di attraversare deserti pericolosi per trasportare merci ambite e preziose, come la mirra e l’incenso. Ma al di là di questo, la loro storia sembra essere perduta.
Dopo duemila anni gli archeologi, ripercorrendo per la prima volta le vie degli antichi carovanieri, sono riusciti a riconoscere le tracce di alcuni di loro. Le loro vicende possono essere, almeno in parte, raccontate. Conosciamo così Adiyu, in viaggio nel deserto lungo la via dell’incenso, sua moglie Hinat, che ne attende il ritorno con apprensione, e il ricco mercante Muawwiru, finanziatore della carovana.
L’edizione italiana dei film è a cura della Fondazione Museo Civico di Rovereto, che organizza il RAM film festival raccogliendo documentari da tutto il mondo e conservandoli nel proprio archivio.
Forse ti può interessare anche:
Tra miniere e natura alla scoperta delle vie dei Canopi
Quattro uscite, per conoscere il patrimonio.
La tragedia di Stava, 39 anni fa: il ricordo nel racconto dei vigili del fuoco di Lavis
L’onda assassina si abbatté con un.
Tornano i Porteghi e Spiazi. E quest’anno sfila anche il corteo dell’imperatore
Grazie a 500 volontari e la.
La distruzione dell’antica torre sul Dos Paion
Un gesto che poteva rivelarsi molto.
Anche la Comunità Rotaliana Königsberg ha i suoi Giochi senza frontiere
5 squadre di giovani ragazzi rappresentanti.
La mappa del 1773, una fotografia di Lavis fra medioevo ed età Modena
Questo articolo fa parte del progetto.
Lascia un commento