Il carnevale lavisano continua con i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia

Lavis. Non sappiamo esattamente quando sia nata l’idea della scenetta dei genitori dei bambini di quello che una volta era chiamato asilo. Sicuramente nelle prime edizioni si trattava di una piccola recita interna alla scuola, dove i genitori per un pomeriggio dismettevano i panni degli adulti per far ridere i loro bambini in modo diverso. Nel corso degli anni la cosa ha preso piede e adesso questa simpatica tradizione è diventata un appuntamento annuale aspettato e aperto a tutta la popolazione.

Il gruppo dei genitori per forza di cose cambia ogni anno ma l’entusiasmo resta sempre alto. Certo è impegnativo dedicare serate alle prove e pomeriggi a scrivere testi e allestire scenografie, ma vi possiamo assicurare che il divertimento è percepibile anche solo guardando gli occhi di queste mamme e papà che sanno mettersi in gioco per far divertire i loro figli.

Se questi sorrisi sono forse la molla principale che fa muovere tutti gli ingranaggi di questa tradizione, non va dimenticato che la scenetta è diventata anche uno strumento per aiutare in maniera concreta la scuola. La partecipazione allo spettacolo aperto al pubblico è libera ma si confida sempre nella generosità degli spettatori che possono lasciare un’offerta per sostenere le attività della Scuola dell’infanzia Madre Maddalena di Canossa di Lavis.

È tutta colpa di Arlecchino

Come anticipato, quest’anno la scenetta ci porterà indietro di qualche settimana, nel periodo di carnevale. Della storia sappiamo poco in quanto tutto è nato dalla fantasia dei genitori e giustamente loro vogliono tenere alta la suspance. L’unica cosa che si sono lasciati scappare è una breve dichiarazione che contribuisce a solleticare la curiosità:

Non ci resta quindi che attendere la prima, aperta al pubblico, di questo spettacolo.
I genitori dei bambini della scuola dell’infanzia ci aspettano domenica 12 marzo all’auditorium di Lavis (piazzetta degli Alpini). Le repliche saranno due, una alle 15.30 e una alle 17.30.