Dalla collaborazione tra Macabor Editore e l’Associazione Culturale Lavisana è nato il Premio Nazionale di Poesia intitolato a Vincenzo Pistocchi
Lavis. Nell’estate del 2020 avevamo pubblicato un articolo sul ritrovamento di una gavetta appartenuta a un soldato calabrese e dimenticata a Lavis. Su questo reperto lo sfortunato proprietario aveva inciso, quasi fosse un diario, il resoconto degli ultimi anni della sua vita.
Oltre all’invocazione“Mamma ritorno da te, sperando in Dio” troviamo incisi i nomi delle zone di impegno bellico: Albania, Grecia, Bulgaria, Jugoslavia, Ungheria, Austria, Germania, Sara, Slovacchia. Si vede poi chiaramente un lungo treno merci (probabilmente il treno per le deportazioni nei lager dei prigionieri di guerra), un ponte e l’elenco dei campi di concentramento (Stalag) con data dove Vincenzo Pistocchi trascorse gli ultimi due anni della sua vita:
• Trier 30/9/1943
• Mepen 12/10/1943 con il famigerato Stalag VI – C di Fullen
• Dateln 20/10/1943
• Schumberg 4/7/1944
• Lamsdorf Lazaret (Stalag VIII – B) 31/7/1944
• Goerlitz 5/9/1944, (Stalag VIII – A)
La gavetta era un ricordo troppo prezioso per restare in una cantina e il lavisno Bruno Michelon si è prodigato per trovare i parenti di Vincenzo Pitocchi e far tornare la gavetta a casa.
Leggi anche – “Mamma ritorno da te”. La storia della gavetta dimenticata a Lavis e del soldato che la possedeva
Un premio letterario
La gavetta, dopo oltre settant’anni, è tornata a casa e questo ha creato un lungo ponte che ha unito il Trentino e la Calabria. La storia non è passata inosservata e un editore calabrese, Bonifacio Vincenzi della Macabor Editore, ha deciso di istituire un premio letterario intitolato allo sfortunato ufficiale dell’esercito italiano. La proposta è stata subito accolta dall’Associazione Culturale Lavisana di Lavis e alla fine dell’anno scorso è stato pubblicato il regolamento per il Premio Nazionale di Poesia “VINCENZO PISTOCCHI” inserito nel contesto del Festival Internazionale di Poesia “Pollino in Versi”.
Gli autori dovranno spedire le loro poesie in lingua italiana (minimo 30 e massimo 70) entro il 20 febbraio all’indirizzo mail: premiovpistocchi@libero.it
Una giuria sceglierà le tre opere migliori che verranno pubblicate in una delle collane di poesia di Macabor Editore. I vincitori riceveranno un contratto regolare di pubblicazione e 20 copie gratuite del libro contenente le loro poesie. Sotto trovate il regolamento completo.
Chi era Vincenzo Pistocchi?
Vincenzo Pistocchi era nato a Cerchiara di Calabria il 20 gennaio 1916. Di famiglia umile venne mandato da giovane a lavorare nelle vicine masserie fino a quando la guerra lo portò lontano.
Nell’esercito raggiunse il grado di Caporal Maggiore. Come detto sulla sua gavetta che venne ritrovata a Lavis Vincenzo incise quasi tutto il suo percorso di soldato, dai campi di battaglia di mezza Europa ai campi di concentramento nei quali trascorse gli ultimi anni della sua vita. Molto probabilmente venne fatto prigioniero durante i “giorni del rebalton”, cioè quelli che seguirono la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943.
Morì di tubercolosi nel campo di Görlitz (all’epoca Germania, oggi Polonia) il 25 gennaio 1945, pochi mesi prima che gli alleati liberassero i prigionieri.
L’auspicio sulla gavetta quindi non si realizzò e Vincenzo non potè più riabbracciare la sua mamma e i suoi cari. Molto probabilmente fu qualche suo compagno di prigionia che decise di dare avvio al lungo viaggio di rientro della “gamella”. E oggi da un oggetto dimenticato, simbolo di guerra e tragedia, è nato un premio di poesia.
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