Storia e viticoltura in Trentino: il Teroldego

Diventato l’emblema della produzione in Piana Rotaliana questo vitigno sarà il protagonista del prossimo incontro di “Torniamo a Tavola”

Mezzolombardo. TORNIAMO A TAVOLA! è il ciclo libero e gratuito di conferenze a cura dell’ Associazione Castelli del Trentino di Mezzolombardo che, con la cordiale collaborazione dell’ Associazione Rosmini di Trento, si tiene in modalità webinar dal 13 ottobre al 24 novembre i mercoledì dalle 17 alle 18.30. Per tutti gli incontri il link  è  https://us02web.zoom.us/j/86939877870  Il medesimo è accessibile anche attraverso il sito della Associazione Castelli del Trentino.

Il sabato precedente, ciascun intervento viene anticipato e introdotto da una intervista al relatore a cura di Daniela Larentis pubblicata su L’Adigetto, il quotidiano on line del Trentino Alto Adige. Dopo pochi giorni dopo lo svolgimento, nella sezione Attività del medesimo sito è possibile accedere alla registrazione di ciascun intervento. La partecipazione è valida ai fini dell’aggiornamento IPRASE.

Il Teroldego emblema della produzione rotaliana


Il prossimo mercoledì 10 novembre sarà la volta di Michele Girelli, sommelier Membro dell’Associazione Italiana Sommelier del Trentino e fondatore di Enovely che parlerà di Il Teroldego e gli altri vitigni e vini della Piana Rotaliana.

Michele Girelli, classe 1991, terminati gli studi superiori dopo breve tempo ha iniziato a conoscere il mondo del vino, trovandolo talmente affascinante da decidere di dedicarvisi totalmente. Frequenta così i corsi dell’Associazione Italiana Sommelier, terminati i quali lavora come sommelier freelance per i principali attori provinciali in questo campo, fra i quali Consorzio vini, Palazzo Roccabruna, Trentodoc. Fino al 2018 lavora al Consorzio Trentodoc a tempo pieno e intraprende un ulteriore percorso di studio presso ALMA, la scuola internazionale di cucina fondata da Gualtiero Marchesi, il padre della cucina moderna italiana.

Nel 2018 lancia il progetto ENOVELY, un portale e-commerce dove in prima persona ricerca e seleziona produzioni artigianali di vini e distillati, con l’obiettivo di farle conoscere alle persone interessate a seguire questo nuovo progetto.

Gli argomenti sui quali focalizzerà l’attenzione nell’incontro di mercoledì 10 saranno diversi, ma avranno sempre come protagonista il Teroldego Rotaliano, e unico sarà il fine: trasmettere la grande importanza che questo territorio ha nel panorama vitivinicolo locale, grazie alla sua storia centenaria e al forte impegno, di generazione in generazione, del tessuto agricolo locale che ha sempre scelto di mantenere intatto il carattere unico di queste zone, creando un legame fortissimo con il grande vitigno autoctono di questa pianura di origine alluvionale: il Teroldego.

La vite nella storia del Trentino


La coltivazione della vite ebbe storicamente un ruolo fondamentale nella crescita economica e demografica del Trentino, sia in Piana Rotaliana che nelle colline limitrofe avisiane: il relatore accennerà ai cambiamenti della viticoltura trentina, dovuti sia agli andamenti del mercato, ma anche ad avvenimenti storici di grande impatto, uno tra tutti il passaggio dal dominio austriaco all’annessione al Regno d’Italia.

Ne risulterà come la Piana Rotaliana non abbia mai cambiato la propria identità, il proprio carattere e il proprio vitigno rappresentativo, al pari dei grandi territori vitivinicoli d’Europa. La più antica attestazione archivistica del Teroldego risale al 1480!

I nuovi progetti


Michele Girelli non mancherà di parlarci poi dell’interessante progetto dei TeroldeGo Evolution, a suo giudizio uno dei più appassionanti progetti lanciati sul territorio, negli ultimi anni, nel settore vino. Si tratta di un gruppo di nove giovani produttori della Piana Rotaliana che hanno deciso di unire le forze per valorizzare la qualità e l’importanza storico culturale del Teroldego Rotaliano e di farlo conoscere a tutto il mondo, spinti dal grande amore per il proprio territorio e in particolare per il suo vitigno principe.

Ancora, Enovely. E’ stata concepita durante gli studi ad ALMA, la scuola di cucina fondata da Gualtiero Marchesi, e dalla consapevolezza di come il territorio possa realmente influire sulle caratteristiche di un vino. Ha voluto lanciare questo progetto di selezione, raccolta e vendita di vini di piccole realtà vitivinicole d’eccellenza, in grado di raccontare appieno il territorio di provenienza attraverso i propri prodotti. Un progetto che guarda chiaramente al futuro, vista l’enorme crescita di interesse nei confronti di questo settore e l’incoraggiante approccio curioso delle giovani generazioni. I suoi progetti futuri sono legati fortemente a queste due attività, TeroldeGo Evolution e Enovely con tantissime nuove idee, tra cui lanciare dei tour organizzati alla scoperta di singoli territori.

I prossimi appuntamenti


Il 17 novembre ascolteremo Giorgio Martini, storico dell’alimentazione, farmacista, biologo nutrizionista, Capitano di Fregata MMI: La dieta del soldato italiano e di quello austro-ungarico nel secolo scorso.
Il 24 novembre Andrea Segrè, Professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata presso l’Università di Bologna e fondatore della campagna “Spreco Zero” concluderà il ciclo trattando di Perdite agricole, spreco alimentare e dieta mediterranea: visione e impegno del sistema agroalimentare italiano.

Per oltre trent’anni Pietro Marsilli ha insegnato Storia dell'arte al Liceo Artistico. Suo principale settore di studio è la storia del­l'arte in Trentino che continua ad insegnare all'Utetd e sulla quale ha realizzato svariati contributi. Giornalista pubblicista e critico, è membro della Società Trentina di Studi Storici, della Accademia Rovere­tana degli Agiati e della Associazione Castelli del Trentino.

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