![](https://www.ilmulo.it/wp-content/uploads/2020/06/museo.jpg)
Per tutto il mese l’ingresso sarà a un euro. Con una serie di limiti legati alla sicurezza contro il coronavirus
![](https://www.ilmulo.it/wp-content/uploads/2020/06/museo.jpg)
SAN MICHELE. Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele è pronto per la tanto attesa riapertura del 2 giugno. Ovviamente, con tutte le misure necessarie per la prevenzione e la protezione dal coronavirus.
E una serie di iniziative rivolte a famiglie e piccoli gruppi che hanno come tema principale le leggende di cui il Trentino vanta una ricca tradizione. Per tutto il mese di giugno inoltre l’ingresso è alla tariffa speciale di 1 euro, come negli altri musei provinciali.
Misure di sicurezza
Nel museo sono state rispettate tutte le misure per la sicurezza e per evitare la trasmissione del virus. A cominciare dal contingentamento dei visitatori: nelle sale più piccole è ammesso l’ingresso di un massimo di quattro persone e nelle più grandi un massimo di dodici.
Al momento una sezione del percorso espositivo è stata chiusa. Sono stati predisposti gli schermi protettivi nella biglietteria, nel bookshop e nella biblioteca. I dispensatori di soluzione idroalcolica sono stati collocati lungo il percorso espositivo e in altri punti strategici. La rilevazione della temperatura dei visitatori non è richiesta, ma il Museo si è attrezzato anche per questa eventualità.
I visitatori dovranno indossare la mascherina e disinfettare le mani ai dispenser all’ingresso. È consigliata la prenotazione telefonica allo 0461 650314 oppure on line dal sito www.museosanmichele.it.
Leggende trentine
Ma non c’è solo questo. L’estate al museo sarà dedicata – sino a fine agosto – all’iniziativa “La montagna delle leggende”: una proposta studiata per le famiglie e i piccoli gruppi di visitatori.
Il Trentino vanta una ricca tradizione legata al mondo fantastico che popola boschi, fiumi, laghi che ne caratterizzano il paesaggio. Queste credenze hanno dato forma a un’infinità di racconti arrivati fino a noi grazie alla tradizione orale.
Le 42 sale del Museo, all’interno delle quali si può rivivere il grande patrimonio materiale del Trentino, accolgono i visitatori con una leggenda per ogni ambientazione: uomini selvatici, anguane, gnomi, fate delle acque, misteriosi animali, trovano il loro luogo ideale negli spazi del Museo. I più piccoli a fine visita possono realizzare un simpatico laboratorio per ricordare i personaggi incontrati, mentre i più grandi potranno dire di aver fatto un vero e proprio salto nella tradizione e nel regno della fantasia che tanto fa sognare anche da adulti.
Forse ti può interessare anche:
Tra miniere e natura alla scoperta delle vie dei Canopi
Quattro uscite, per conoscere il patrimonio.
La tragedia di Stava, 39 anni fa: il ricordo nel racconto dei vigili del fuoco di Lavis
L’onda assassina si abbatté con un.
Tornano i Porteghi e Spiazi. E quest’anno sfila anche il corteo dell’imperatore
Grazie a 500 volontari e la.
La distruzione dell’antica torre sul Dos Paion
Un gesto che poteva rivelarsi molto.
Anche la Comunità Rotaliana Königsberg ha i suoi Giochi senza frontiere
5 squadre di giovani ragazzi rappresentanti.
La mappa del 1773, una fotografia di Lavis fra medioevo ed età Modena
Questo articolo fa parte del progetto.
Lascia un commento