Anche il San Giovanni si è adeguato per contribuire ad affrontare l’emergenza
MEZZOLOMBARDO. Da oggi – martedì 24 marzo – anche il centro sanitario di Mezzolombardo accoglierà alcuni malati di coronavirus. I posti disponibili sono una ventina circa. Sono stati ricavati in un reparto al terzo piano, nei posti prima occupati in parte da hospice e dalle cure intermedie.
Secondo i dati di ieri, lunedì 23 marzo, i ricoverati negli ospedali trentini sono circa 300. Di questi, 207 si trovano nei reparti di malattie infettive, 42 nel reparto di alta intensità e 46 nel reparto di terapia intensiva. L’intero sistema sanitario è stato costretto, nell’ultimo mese, a una rapida rivoluzione. L’ospedale di Rovereto, ad esempio, è stato il primo ad essere attrezzato per affrontare l’emergenza.
Giovani medici per il coronavirus a Mezzolombardo
A Mezzolombardo non ci saranno i pazienti più gravi, che restano ricoverati a Trento e Rovereto. Saranno malati più lievi o in fase di guarigione, che però non possono essere affidati alle cure domiciliari (dove, lo ricordiamo, stanno per fortuna la maggior parte dei malati, 862 in totale).
Ma Mezzolombardo avrà anche la particolarità di dare occupazione, a tempo determinato, a cinque medici neolaureati. Alcuni di loro non hanno ancora affrontato l’esame di Stato. È una delle possibilità date dal decreto “Cura Italia”. Ha reso in sostanza “abilitante” la laurea in medicina, spalancando da subito le porte della professione ai giovani. Insieme a loro, lavoreranno un coordinatore medico, in collaborazione con i medici palliativisti dell’Azienda sanitaria e uno staff di infermieri.
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