Sulle tracce dei tesori nascosti di Lavis: i ragazzi delle elementari fra le vie del borgo

La proposta dell’Associazione Culturale Lavisana è stata accolta subito dall’Istituto Comprensivo di Lavis e sostenuta dall’Amministrazione Comunale

Lavis. Ha recentemente preso il via un progetto incentrato sulla toponomastica del paese che ha visto coinvolte le classi terze, quarte e quinte dell’Istituto Comprensivo di Lavis.

“Chiudete gli occhi e provate ad immaginare…” Ecco una delle molte espressioni utilizzate per aiutare i più piccoli a scoprire la storia del paese in cui vivono. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Lavisana, in collaborazione con il Comune e il Fotostudio 2000, ha permesso agli studenti di riflettere sull’importanza che il fiume Avisio ha avuto nello sviluppo economico del paese e, in particolare, di come ne ha condizionato l’attività lavorativa dei paesani. I ragazzi accompagnati dai volontari dell’associazione hanno anche scoperto alcuni personaggi storici che hanno fatto la storia della borgata e alcune particolarità che spesso passano inosservate.

Tre percorsi


Ogni annata ha affrontato un percorso differente: le classi terze si sono concentrate sulla figura di Don Grazioli, le classi quarte sulle attività produttive legate alle rogge che attraversavano il paese, mentre le quinte hanno approfondito la storia legata alla zona di Piazza Loreto.

Dopo un incontro in classe, con l’aiuto di un’antica cartina del paese e di alcune foto d’epoca, i piccoli storici hanno avuto la possibilità di uscire e di osservare dal vivo i cambiamenti che la borgata ha subito negli anni e di scorgere fra le case i resti di come si presentava il paese agli inizi dello scorso secolo.

Avendo invitato i ragazzi ad osservare attentamente e, in particolare, a prestare attenzione al nome delle vie, sono bastati pochi passi per rendersi conto di quante meraviglie (e quanti dettagli piuttosto bizzarri) passano inosservati quotidianamente. Grazie all’aiuto del fotografo Michele, ogni bambino ha potuto immortalare ciò che lo ha colpito di più. Non sono mancate infine le domande dei piccoli curiosi, che nonostante la giovane età hanno saputo cogliere nessi e collegamenti fra i vari avvenimenti che hanno segnato il paese nel corso della storia.

Mi chiamo Federica, sono laureata in ingegneria e diplomata in conservatorio. Sono appassionata di musica, arte, montagna e storia locale e adoro leggere.

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