Il senso di questo 25 aprile, secondo il circolo culturale Lavistaperta

LAVIS. Il Circolo Culturale Lavistaperta anche quest’anno intende mantenere viva nel nostro/vostro cuore la data del 25 Aprile come conclusione della guerra civile, liberazione dell’Italia e punto di partenza per la ricostruzione democratica. Vorremmo introdurre questa piccola celebrazione virtuale ma molto sentita con una poesia che celebra il valore della libertà, scritta dal grande Gianni Rodari.

Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio;
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.

Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
o tu che passi, non lo strappare,
è il fiore della libertà.

Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà.Gianni Rodari

Anche se lontani fisicamente fra noi, vogliamo onorare i caduti della seconda guerra mondiale, coloro che combatterono per la libertà e tutti i civili che persero i loro cari o li ebbero lontani per lungo tempo. E che affrontarono con coraggio la paura dei bombardamenti, le privazioni fisiche e morali.

Un 25 aprile particolare


Forse quest’anno, celebrando il 25 Aprile costretti in casa, possiamo comprendere ancora meglio cosa possa significare essere privati delle libertà personali e potremo onorare i tanti caduti sul “campo di corona virus” avendo a cuore i loro cari e tutti quelli che sono stati e sono ancora colpiti da questa pandemia. Non vogliamo dimenticare nemmeno coloro che per la loro professione sono in prima linea a combattere contro un nemico invisibile e ancora non del tutto conosciuto. Desideriamo ricordare sia i tanti lavoratori che continuano la loro attività per non far mancare l’indispensabile a tutti, sia i tantissimi volontari che si adoperano per sostenere i cittadini più deboli e meno protetti.

Nella celebrazione di questo 25 Aprile 2020 ricordiamo che il nostro Circolo ha organizzato negli anni un appuntamento al rifugio antiaereo sito nel III Vicolo Pristol a Lavis. Lì molti paesani trovavano rifugio durante le incursioni aeree. Di recente è stato nominato Luogo storico della Memoria.

La memoria


Per tracciare le iniziali battute storiche della II guerra mondiale a Lavis ricordiamo il primo bombardamento aereo al Ponte dei Vodi (soprannominato il Ponte del Diavolo dai piloti alleati per la difficoltà di colpirlo vista la sua posizione ravvicinata alla Paganella), avvenuto il 15 dicembre del 1943. Da quella data era scaturita la decisione del Comune di realizzare il Rifugio Antiaereo sul III vicolo Pristol, interamente scavato nella roccia e con la capienza progettuale di 2.000 persone. Ultimato nel tempo record di soli tre mesi, fu poi occupato dalla popolazione sin dai primi bombardamenti della primavera 1944. Significativo fu l’attacco di 300 bombardieri, che dalle 11.30 alle 13.30 del 19 aprile 1945 hanno sganciato bombe sulla ferrovia.

Nella Celebrazione di quest’anno il Circolo vi invita a rivedere le testimonianze raccolte da Lavistaperta in tre DVD, prodotti affinché la voce dei testimoni possa giungere alle nuove generazioni e diventare memoria storica. In essi sono registrati tanti ricordi e racconti di cittadini che vissero in quell’epoca. Molti di voi avevano ricevuto questi DVD e ci auguriamo che guardandoli potremo sentirci più vicini nel condividere queste testimonianze che ci conducono al significato del 25 Aprile.

La libertà


Ricordiamo che il 4 maggio 1945 gli alleati giunsero a Lavis ed in questi giorni si sta proprio parlando del 4 maggio come data possibile di apertura di alcune attività economiche e come possibilità, per parte della cittadinanza, di uscire di casa dopo alcune settimane di blocco. Desideriamo ringraziare il nostro socio e concittadino Giovanni Rossi per la sua preziosa “memoria storica” che ci aiuta a contestualizzare il passato nel nostro presente. Le sue fonti storiche sono state un prezioso contributo per sintetizzare questo ricordo.

Quando finalmente potremo ritrovarci per affrontare più uniti le tante sfide che questo virus ci ha posto, dovremo pure comprendere come un’associazione culturale possa continuare il suo servizio adeguandosi alle diverse esigenze e facendo nuovi percorsi per giungere alla Comunità. Vi invitiamo infine a seguire la nostra pagina facebook il 25 aprile perché desideriamo regalare un pensiero di “libertà” anche ai più piccoli con alcune letture di albi illustrati che rappresentano un inno alla libertà e ad essa si ispirano.

Ci piace l’idea di salutarvi con un inno alla libertà di Giorgio Gaber… nell’ ascolto condiviso ci sentiremo più uniti se pure distanti perché la musica è di ogni luogo e di ogni tempo e per sua essenza è libertà!

Buon ascolto a tutti noi e… viva la festa della liberazione!

Lavistaperta è un circolo culturale di Lavis che dal 1994 si impegna attivamente nella comunità per promuovere e diffondere la cultura sotto varie forme e attraverso attività eterogenee; cultura intesa nel suo significato più ampio e libero e a sostegno della pace, del ritrovarsi insieme e della solidarietà

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