Dopo il flash mob dei ragazzi delle elementari, venerdì è prevista una marcia della pace dalle scuole al rifugio antiaereo
Lavis. Con il passare dei giorni e l’intensificarsi delle operazioni belliche in Ucraina, sono sempre più frequenti le manifestazioni contro la guerra e gli appelli per un ritorno alla pace in tutte le zone del mondo dove la violenza e la forza hanno preso il sopravvento.
Anche a Lavis cittadini e istituzioni hanno voluto far sentire la propria voce per chiedere di fermare questa e tutte le altre guerre che stanno portando solo lacrime, distruzione, lutti e rabbia. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato che un primo segnale è stato quello di illuminare la statua di don Grazioli, nel centro del paese, con i colori della bandiera dell’Ucraina. Da allora altro è stato fatto e programmato.
Il flash mob delle scuole elementari
Anche i bambini delle scuole elementari hanno affrontato questo tema difficile e guidati dai docenti hanno parlato in classe di questa situazione che sentono come molto vicina a loro. Questo percorso è culminato con il flash mob di martedì 8 marzo. Alle 11.00 precise i ragazzi si sono ritrovati tutti nel cortile delle scuole Grazioli per dire il loro ‘no’ alla guerra. In un piazzale pieno di bambini, tutti in silenzio e immobili, sono risuonate le parole della filastrocca di Gianni Rodari “La luna di Kiev”:
Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…
“Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!
Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto”.
Poi, sulle note di ‘Imagine‘ di John Lennon, i ragazzi sono rientrati nelle loro classi.
La marcia per la pace
Per venerdì 11 marzo invece l’Amministrazione Comunale ha organizzato una marcia per la pace aperta a tutta la popolazione. Il ritrovo è previsto per le 21 presso le scuole Grazioli di via Degasperi. Da lì si partirà per una breve camminata fino al rifugio antiaereo sul Pristol. Chi vorrà potrà portare un come segno di speranza. Ci sarà un breve momento di riflessione e verrano anche comunicate tutte le iniziative sostenute dal Comune per portare la solidarietà e un aiuto concreto al popolo ucraino.
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