La mia biblioteca – I ricordi di Biancamaria Bazzanella

In cinquant’anni di attività tante sono state le persone che hanno vissuto la biblioteca comunale di Lavis, ecco alcuni ricordi

Lavis. Scrivendo qualche pensiero sul 50° anniversario della Biblioteca di Lavis non posso non ricordare immediatamente il 40°, festeggiato nel 2010. Per ironia della sorte mi sono trovata io nel ruolo di responsabile a fare da riferimento per la mostra che allestimmo per l’anniversario, anziché Maria Luisa Cavagna che ha diretto la biblioteca per decenni e che ne avrebbe avuto senz’altro maggior titolo! Ma tant’è, il destino ogni tanto si fa beffe dei giusti riconoscimenti…


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Gli utenti, stimolo e risorsa preziosa


1.Ho lavorato nella Biblioteca comunale di Lavis dal 2005 al 2013, prima come assistente e poi come responsabile. Bella esperienza, fatta di un pubblico di lettori variegato, dinamico, che sollecitava noi operatori su molti fronti. Si respirava l’atmosfera di un luogo radicato nella comunità, riferimento per la lettura di libri e quotidiani per un gran numero di persone di tutte le età. Segno questo della consuetudine consolidata con l’ambiente biblioteca.

E poi gli studenti, i lettori accaniti, robusti, esigenti ed anche i lettori occasionali, e quelli che si avvicinano alla biblioteca con un timore quasi reverenziale verso un luogo che non hanno mai sentito familiare e far sentire loro che non è mai troppo tardi!, e poi quelli di passaggio, e ancora i numerosi stranieri che si avvalgono soprattutto di internet, le persone fragili che frequentano la biblioteca perché luogo accogliente a prescindere… (dalla lettura)…. A Lavis ho trovato tutto questo.

Il mio ricordo più bello rimane comunque quello legato ai bambini, ai ragazzi e ai loro insegnanti. Accompagnare la crescita dei piccoli lettori con gli incontri sistematici in biblioteca in cui si offre loro la lettura ad alta voce e vedere svilupparsi l’interesse per la lettura è una della migliori soddisfazioni per un bibliotecario. Del resto, accendere l’interesse, il piacere per la lettura nei bambini e ragazzi e poi sostenere il loro desiderio di leggere via via testi più ricchi è uno degli obiettivi primari di una biblioteca pubblica di base.

L’organizzazione e i collaboratori


2.Le novità organizzative più significative che ho vissuto nel periodo 2005- 2013 sono state l’ampliamento dell’orario di apertura al pubblico, soprattutto il prezioso sabato mattina, e l’apertura del Punto di lettura di Zambana. Entrambe queste scelte hanno determinato un deciso arricchimento dell’offerta ai cittadini e, considerato che è stato realizzato con le medesime forze in campo, credo si possa riconoscere lo sforzo dello staff guidato al tempo dalla storica bibliotecaria Maria Luisa Cavagna.

Determinante per l’offerta di qualità di una biblioteca è l’azione di squadra degli operatori: nel mio ruolo di responsabile ho puntato molto su questa dimensione dell’agire, con la volontà di ottimizzare le risorse in campo – prima di tutto quelle umane -, poche o tante che fossero. Un altro obiettivo che ho tentato di perseguire è stato quello di migliorare le relazioni con il territorio e le sue realtà associative, tentando di rinforzare il ruolo della biblioteca come riferimento fondamentale dell’offerta culturale di una comunità, non per fagocitare tutto ma per rendere la biblioteca crocevia di informazioni, proposte, iniziative: operazione complessa e faticosa.


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Un ambiente dinamico e in continua evoluzione


3.Negli anni come assistente ho imparato molto avendo come responsabile una bibliotecaria di esperienza, cercando e trovando un mio spazio di operatività. L’avvio del Gruppo di lettura nel 2008 affidatomi con fiducia dalla responsabile è stato per me motivo di grande soddisfazione. Nel periodo come responsabile ho fatto tesoro degli insegnamenti ricevuti ma ho apportato dei cambiamenti per migliorare il servizio, tenendo conto delle nuove esigenze del pubblico, caratterizzando il mio operato con l’impronta personale.

La mia azione è stata caratterizzata dalla volontà di migliorare l’offerta senza venir meno al principio del servizio pubblico che si rivolge a tutta la cittadinanza, che deve quindi tener conto della molteplicità e del mutare delle esigenze, senza però snaturare il ruolo delle biblioteca rincorrendo mode di spettacolarizzazione piuttosto in voga negli ultimi anni e puntando invece sulla sostanza.

Forza Biblioteca di Lavis! Continua a fare il tuo servizio per informare, aggiornare, stimolare i cittadini a leggere per farsi delle idee più ricche che contribuiscano a rendere la società più aperta, più giusta, più serena.

E chissà come saranno la biblioteca e il mondo al prossimo 50°.

 

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