La scuola che guarda al futuro

Alla scuola Stainer di Lavis è partita la sperimentazione con la nuova metodologia BYOD (Bring Your Own Device e Be Yourself Over Devices)

Lavis. Alla Scuola Secondaria di I Grado di Lavis A. Stainer si sperimenta la metodologia BYOD, in attuazione dell’azione #10 del Piano Provinciale Scuola Digitale. L’acronimo BYOD sta per Bring Your Own Device, cioè porta (a scuola) il tuo dispositivo ma anche per Be yourself over devices, Sii te stesso/a oltre i dispositiv. È subito chiaro dunque l’intento del progetto di agire sul doppio fronte delle competenze digitali e di apprendimento dei ragazzi, nonché sulle loro competenze di cittadinanza digitale attraverso l’utilizzo corretto dei dispositivi.

Sono coinvolte tutte le 17 classi della Scuola Secondaria e diversi docenti di discipline differenti. Tutti gli studenti hanno la possibilità di partecipare portando a scuola il proprio smartphone o tablet; nel caso in cui qualcuno, per vari motivi, non disponga di tali dispositivi, la Scuola interviene fornendo ovviamente i propri.

Apprendimento ma anche sicurezza


Le attività didattiche che si possono realizzare attraverso questa metodologia sono numerose: giochi didattici, sondaggi, ricerche, consultazione di fonti e materiali autentici reperibili online, ecc. Studiare e imparare risultano più motivanti. Questi dispositivi, oltre ad offrire un ambiente di apprendimento ricco di sollecitazioni e ad adattarsi alle esigenze di tutti gli alunni, risultando così estremamente inclusivi, consentono di “aumentare” i processi cognitivi grazie all’ambiente collaborativo e alla possibilità di realizzare compiti di realtà a vantaggio di un apprendimento significativo.

Il tutto senza trascurare la sicurezza della navigazione cui è stata dedicata una particolare attenzione. I docenti promotori, Alessia Capozzi, Stefania Falvo e Andrea Di Martino hanno curato infatti nei minimi dettagli tutte le fasi della progettazione e della realizzazione avvalendosi della collaborazione dell’assistente di laboratorio Francesco Zecca.

Le famiglie sono state coinvolte attraverso un sondaggio mirato a verificare la disponibilità dei dispositivi e un incontro informativo preliminare, durante il quale è stato possibile entrare nel dettaglio del progetto e fornire chiarimenti e informazioni. Di fondamentale rilevanza il versante educativo: sviluppare la consapevolezza dell’utilizzo didattico di questi device ed aiutare gli studenti a comprendere l’importanza di assumere comportamenti responsabili in rete, sono le finalità che la Scuola intende perseguire anche attraverso questo progetto.

La redazione della Comunità Scolastica Ragazzi è composta da giovanissimi aspiranti giornalisti della scuola media "Aldo Stainer" di Lavis

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