WakEUp 6: Direzione Europa Sì, ma dove?

Nella suggestiva cornice di Palazzo De Maffei saranno ospiti Emanuela Rossini, Massimiliano Pilati e Vincenzo della Sala, venerdì 30 maggio ad ore 18:30

Lavis. Sono passati 70 anni da quando le dodici stelle dorate hanno sventolato per la prima volta sul cielo dell’Europa. Da allora hanno rappresentato la solidarietà, l’armonia e l’unità d’intenti tra i Paesi e i popoli del continente. Nel dopoguerra forse era più facile affermare quei valori e afferrare le mani dei vicini, a formare lo stesso cerchio che formano le stelle. Era facile perché si veniva da un trauma condiviso, ma dal dolore si riuscì a cogliere quel seme di speranza, necessario per ricostruire e costruirsi.

Oggi quelle mani sembrano più scettiche, meno complici, pronte più a prendere che a porgere. In Europa è tornata la paura e la guerra non solo si osserva, ma si partecipa, magari cercando di guadagnarci pure qualcosa. Nel contempo si sperimentano barriere sempre più sofisticate e subdole, per ignorare i problemi invece di affrontarli, magari finanziando prigioni fuori dai confini, invece che lo sviluppo.

Quelle mani però sono diventate anche di più, addirittura ventotto, prima che una scivolasse via (salvo tornare a bussare di recente per rimanere amici). Quell’obiettivo duplice, parallelo che ci si era dati comprendeva l’allargamento dell’Unione e l’approfondimento delle sue funzioni. Poi ci si è accorti che prendere delle decisioni è più difficile in tanti, che sia organizzare un viaggio tra amici o approvare un bilancio comunitario. Così i binari non sono più paralleli e il treno rischia di deragliare rovinosamente.

Le nuove sfide


Questo quadro a tinte fosche è purtroppo quello che descrive un’Europa che ha perso il prestigio del suo ruolo di vecchio continente, che si limita a seguire o asservirsi alla Cina o agli Stati Uniti d’America. L’unica ricetta che si riesce a proporre è la tendenza, che si sperava superata, di affidarsi all’uomo (o donna) forte al comando, il condottiero capace di prendere decisioni rapide e guidare alla vittoria. A suon di slogan. D’altronde, “beato il popolo che non ha bisogno di eroi”.

Per provare a fare chiarezza su questi temi il gruppo informale lavisano WakEUp organizza l’incontro “Europa, che strada prendere?”. Giunta alla sua sesta edizione, WakEUp, la Festa dell’Europa a Lavis si propone di portare i temi dell’Unione Europea alla popolazione del paese. Questa volta nella suggestiva cornice di Palazzo De Maffei saranno ospiti Emanuela Rossini, Massimiliano Pilati e Vincenzo della Sala. Appuntamento aperto a tutti Venerdì 30 maggio ad ore 18:30. Condurrà la serata Mattia Frizzera.

Gli ospiti


Emanuela Rossini è sociolinguista ed esperta relazioni transculturali. Già membro della Camera dei Deputati nella Commissione Politiche Europee, oggi è docente nella Facoltà di Mediazione Linguistica e Culturale presso l’Università degli Studi di Milano.

Massimiliano Pilati è dottore in Scienze Agrarie e lavora nel campo della certificazione biologica. Originario di Pressano, vive a Lavis. Già Presidente dal 2014 al 2024 del Forum trentino per la pace e i diritti umani, un organismo che si occupa, per il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, della diffusione della cultura della pace e dei diritti umani.
Da sempre e ancora oggi fa parte dell’Associazione Movimento Nonviolento, che si occupa di diffusione di una cultura di pace, di disarmo e di opposizione alle guerre.

Vincenzo della Sala è professore di scienze politiche e studi sull’Unione Europea all’Università di Trento. Già coordinatore del Centro di Eccellenza Jean Monnet. Autore di diverse pubblicazioni, ha collaborato con atenei di rilievo come la Scuola di Studi Internazionali Johns Hopkins.

Studia Giurisprudenza a Trento e fa parte del gruppo informale della Consulta dei giovani di Lavis. È nel gruppo Scout Lavis1.

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