Coronavirus, anche la Fondazione Mach di San Michele analizzerà i tamponi

Firmato l’accordo con l’azienda sanitaria: «Così aumenta la capacità diagnostica della nostra provincia»

SAN MICHELE ALL’ADIGE. Anche la Fondazione Edmund Mach collaborerà con l’Azienda sanitaria per aumentare il numero di tamponi fatti ogni giorno. I rispettivi direttori – Mario Del Grosso Destreri e Paolo Bordon – hanno infatti firmato un protocollo. Si affianca alla collaborazione che era già iniziata nelle scorse settimane, quando la Fondazione Mach aveva fornito dispositivi tecnologici in grado di velocizzare l’estrazione dell’rna del virus dai tamponi.

Ora dunque c’è un passo ulteriore. A San Michele saranno coinvolti ricercatori, tecnologi e tecnici dei laboratori di genetica della conservazione e biologia computazionale, con la piattaforma di sequenziamento, nutrizione e nutrigenomica ed ecologia applicata. In parole più semplici: saranno fatte le analisi sui tamponi, in raccordo con il Laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale Santa Chiara.

Più diagnosi


«Nell’arco di pochi giorni, la Fondazione ha compiuto notevoli sforzi per convertire tecnologie e tecniche che erano finalizzate ad attività di ricerca in ambiti differenti – spiega Del Grosso Destreri –. Le ha messe così a disposizione dell’emergenza che il territorio sta affrontando».

Così il direttore dell’azienda sanitaria, Paolo Bordon: «Dobbiamo ringraziare la Fondazione Mach per aver accolto l’appello a collaborare al contenimento della diffusione del virus. Dopo aver messo a disposizione della nostra microbiologia un macchinario per la lettura dei tamponi ora si è resa disponibile per analizzare i campioni nel proprio laboratorio. Così è aumentata la capacità diagnostica nella nostra provincia».

«Con questo rinforzo – conclude Bordon – potremo ampliare ulteriormente il numero di campioni letti con una migliore capacità di risposta nel monitoraggio degli operatori impegnati nei servizi essenziali».

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