Un negozio enogastronomico che intreccia commercio, socialità e memoria storica. Ecco la scommessa di Marina Ruocco, di 31 anni. Il sindaco Paolazzi: «È una bella notizia»
LAVIS. Praticamente alla vigilia dell’autunno, sabato 20 settembre è stato inaugurato un nuovo negozio a Lavis. Si chiama Vibrissa ed è nella centralissima via Matteotti, praticamente di fronte al municipio, nei locali dove c’era la Casa della Lana.
Fino a poco fa sembrava essere il simbolo della crisi del commercio di paese, ora in un certo senso rappresenta proprio il contrario. Marina Ruocco, 31 anni, originaria di Belluno e da qualche anno residente a Cembra, ha deciso di aprire una nuova bottega enogastronomica e ha scelto Lavis: un po’ per la sua vicinanza a Trento e un po’ per la sua dimensione di paese.
E la scelta non è casuale. Anzi, sembra un gesto quasi simbolico: ridare vita a uno spazio rimasto vuoto per nove anni, e farlo con un progetto che intreccia commercio e socialità. «Non volevo solo un negozio di prodotti», racconta la giovane imprenditrice. «Ho immaginato un luogo dove le persone possano fermarsi, parlare, magari scoprire un vino o un miele che non conoscevano. Per me l’incontro viene prima della vendita».

Un centro che cambia
All’inaugurazione era presente anche il sindaco di Lavis, Luca Paolazzi: «Quando apre un nuovo spazio commerciale è una bella notizia, perché vuol dire che c’è una nuova vita», ha detto. «Il tipo di negozio è qualcosa che a Lavis mancava: è un’offerta che si aggiunge e che va a qualificare il centro».
La novità si inserisce in effetti in una fase di transizione per il centro storico. Proprio di fronte è attesa l’inaugurazione di Amici miei, toelettatura e centro estetico per animali, e anche altre vetrine sembra si stiano rianimando in questi giorni. Due aperture quasi in contemporanea, a poche decine di metri l’una dall’altra, restituiscono vitalità a una via che può essere presa come “termometro” della salute commerciale del paese.
Non si tratta solo di nuove insegne, ma di un cambio di percezione: il centro di Lavis, ciclicamente indicato come in crisi, sembra tornare attrattivo. Per i residenti, significa più servizi e più movimento. Per chi apre, è una scommessa, ma spesso anche la realizzazione di un sogno.
Tra memoria e futuro
La Casa della Lana aveva aperto nel 1981 ed era stata, per quasi 35 anni, una bottega di riferimento per tanti abitanti di Lavis. La chiusura, a Natale 2016, era stata vissuta come la fine di un’epoca. Vibrissa non punta a cancellare quella memoria, ma a intrecciarla con nuove storie.
Nel negozio ci saranno vini e birre artigianali, prodotti locali e idee regalo, con l’ambizione di diventare anche spazio culturale, che propone mostre, incontri e degustazioni.
«Mi sono accorta che molte persone ricordano ancora bene la merceria», dice Ruocco. «Alcune mi hanno chiesto se stessi riaprendo proprio quella. Non è così, ma mi piace pensare che questo posto tornerà a essere un punto di riferimento, anche se in un modo diverso».
Intanto al taglio del nastro c’erano decine di persone curiose, che hanno riempito la bottega e in un certo senso hanno iniziato a trasformare il sogno in realtà.

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