L’azienda delle telecomunicazioni ha annunciato 833 licenziamenti in tutta Italia. Ancora non si sa quanto sarà coinvolta la sede trentina
ROVERÉ DELLA LUNA. Sciopero di quattro ore oggi, 19 febbraio, per 14 dei 15 lavoratori trentini di Sirti, la società che opera a livello nazionale su grandi appalti per la realizzazione e manutenzione delle reti di telecomunicazione. Nei giorni scorsi l’azienda ha comunicato ai sindacati l’intenzione di procedere a 833 licenziamenti in tutta Italia, una novantina in tutto il nordest. Ancora non si sa la ricaduta sulla sede trentina dell’azienda.
La notizia ha messo in allarme i lavoratori e da ieri sono scattati scioperi su tutto il territorio nazionale. «La situazione è grave e preoccupante – ammettono Alessio Dal Gaudio, della rsu Fiom del Trentino e Simone del Pieri, del coordinamento Fiom Triveneto -. Non appena verrà aperto formalmente il procedimento di licenziamento collettivo avvieremo subito una trattativa per ridurre gli esuberi in ogni modo possibile”.
Una situazione delicata
Per i sindacati la posta in gioco è molto alta e l’unica strategia è quella di aprire un confronto in sede ministeriale. I problemi di Sirti, infatti, hanno radici in un settore che è in affanno a causa delle regole sbagliate con cui vengono gestiti gli appalti e i vari subappalti. «Si lavora con sconti non sostenibili che portano poi a situazioni come quella che stiamo vivendo oggi», proseguono i sindacalisti.
Dopo lo sciopero di oggi la mobilitazione dei lavoratori andrà avanti anche nei prossimi giorni con lo sciopero degli straordinari, delle reperibilità e delle trasferte. L’obiettivo è mantenere alta la tensione per indurre l’azienda a trattare sui licenziamenti, ridurne il numero e mettere in campo tutti gli strumenti possibili per diminuire l’impatto sugli addetti.
Solo nei prossimi giorni, con l’avvio formale della procedura, si potrà conoscere quanti posti sono a rischio anche per la sede trentina di Roveré della Luna. Intanto oggi l’adesione allo sciopero è stata quasi totale.
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