Il Giardino dei Ciucioi diventa caso di studio. Ma serve l’aiuto dei cittadini di Lavis

Il giovane lavisano Davide Sgrò dedica la sua tesi di laurea al Giardino dei Ciucioi, analizzando strategie di marketing turistico e coinvolgendo i residenti in un sondaggio per capire il suo ruolo nell’identità collettiva. Ecco come partecipare

LAVIS. Dal 2019, dopo un lungo restauro, il Giardino dei Ciucioi è finalmente visitabile ed è diventato un’attrazione turistica per Lavis. Ora, diventa ancora una volta (come altre in passato) il soggetto di una tesi di laurea, a cui sta lavorando Davide Sgrò, giovane di Lavis e vicepresidente dell’Associazione Culturale Lavisana. Per riuscirci ha però bisogno di un aiuto, anche dei lettori del Mulo.

«La mia tesi riguarda il marketing della destinazione turistica, nello specifico la promozione di un patrimonio culturale di piccola scala, e porterò il Giardino dei Ciucioi come caso di studio», racconta Sgrò, prossimo alla laurea in Lingue Moderne per l’Intermediazione Turistica e d’Impresa. «Voglio analizzare come gli operatori locali pensano, progettano, implementano e adattano strategie di destination marketing a piccoli siti culturali e in che modo questi processi contribuiscano alla costruzione coerente di un prodotto turistico».

In altre parole, come un piccolo gioiello della storia possa diventare davvero un’attrazione per il pubblico.

Il sondaggio tra i residenti


Per approfondire il legame tra la comunità e i Ciucioi, Sgrò ha lanciato un sondaggio online anonimo rivolto ai residenti di Lavis e delle frazioni. L’obiettivo è raccogliere dati sulla percezione dei cittadini rispetto al giardino: quanto viene sentito come parte dell’identità collettiva e quale ruolo riveste nella vita culturale e turistica del paese.

«È uno strumento semplice, richiede pochi minuti – spiega – ma può aiutare a capire se i Ciucioi vengono vissuti più come attrazione per visitatori o come bene radicato nella memoria e nel cuore della comunità».

In questi giorni il sondaggio viene condiviso sui social e nei gruppi di WhatsApp, come una sorta di passaparola a cui si aggiunge anche il nostro giornale.

Un luogo del cuore


Per Sgrò i Ciucioi non sono solo un oggetto di ricerca, ma un’esperienza personale. «Sono il mio luogo del cuore – confida – e ho deciso di dedicarci la tesi dopo aver lavorato, l’anno scorso, a un gioco di carte ispirato al giardino. Ho sfruttato lo slancio che avevo già».

Una passione che si intreccia con la storia stessa di Lavis. Ideato da Tommaso Bortolotti nella prima metà dell’Ottocento, il giardino mescola natura e architettura con logge, facciate neogotiche e scorci esotici. Dopo decenni di abbandono e danneggiamenti, il Comune di Lavis lo ha acquisito nel 1999, avviando un percorso di recupero che ha portato alla riapertura al pubblico nel 2019.

Marketing turistico


A differenza dei grandi attrattori turistici, siti come i Ciucioi dispongono di budget ridotti, minore visibilità e una necessità più forte di coinvolgere la comunità locale. Ma proprio per queste caratteristiche possono offrire esperienze autentiche, sempre più richieste da un turismo attento alla sostenibilità e alla dimensione identitaria dei luoghi.

Il lavoro di Sgrò potrebbe così anche diventare un volano per rilanciare la riflessione sul futuro dei Ciucioi. Per esempio, immaginando nuove strategie per rendere questo patrimonio più visibile e coerente con l’identità di Lavis.

Giornalista professionista, laureato in storia, ideatore e direttore de ilMulo.it. Ha lavorato a Roma nella redazione del quotidiano Domani, di cui è stato caposervizio. Ha scritto per il Trentino, il Fatto Quotidiano e laStampa.it. È stato direttore dell'Associazione Culturale Lavisana. (Scrivi una mail)