
L’attuale vicesindaco tiene unita la coalizione che governa il paese: «Vogliamo continuare con il lavoro fatto e portare idee nuove». Si ricandideranno anche tutti gli assessori e molti dei consiglieri comunali

LAVIS. Sarà Luca Paolazzi il candidato sindaco per la coalizione composta da Patt, Pd e ViviLavis. L’attuale vicesindaco ha sciolto la riserva (senza troppe sorprese) in una conferenza stampa a palazzo de Maffei, nel cuore di Lavis. Non sarà da solo: hanno già confermato la ricandidatura tutti gli attuali assessori e una buona parte degli attuali consiglieri comunali.
A tenere a battesimo la presentazione è stato l’attuale sindaco Andrea Brugnara, che è stato invece più criptico nel dialogo con i giornalisti: «Mi metto a disposizione per supportare il gruppo, spero che quanto fatto negli ultimi cinque anni possa proseguire». E non è chiaro se questa sia una disponibilità alla ricandidatura, come consigliere o assessore, o una generica benedizione.
Intanto però è iniziata così, esattamente 100 giorni prima, la grande rincorsa che porterà al voto. Al momento, si presuppone che le elezioni saranno il 4 maggio, anche se su questo pende un ricorso presentato da alcuni sindaci (compreso proprio quello di Lavis). Paolazzi è dunque il primo candidato sindaco a uscire allo scoperto, in attesa di capire se ci saranno eventuali avversari.
Il centrosinistra autonomista
Intanto la notizia è che la coalizione che oggi governa Lavis non si è sfaldata e non ha seguito la tentazione di un allineamento con quello che succede a livello provinciale. Alessandro Micheli, segretario degli autonomisti lavisani, spiega che la decisione è stata presa con grande serenità, senza alcuna interferenza da Trento. Anche in questo il Patt conferma la sua indole autonomista, spiega Micheli: «Il Patt ha sempre dato ai territori la libertà di scelta. Non solo a Lavis, ma su tutti i territori».
Allo stesso tempo, Paolazzi non si dice preoccupato che la coalizione lavisana rappresenterà un’eccezione a livello provinciale: Lavis – ha spiegato – ha sempre saputo dialogare in modo costruttivo con qualsiasi giunta provinciale. E lo ha fatto, negli ultimi sette anni, anche con la giunta Fugatti.
Continuità e partecipazione
Ci sono dunque due grandi temi che sono usciti nella conferenza stampa e che sono stati ribaditi a più riprese: la continuità rispetto agli ultimi dieci anni (pur sempre nel desiderio di portare idee nuove) e la difficoltà a coinvolgere possibili candidati. In effetti, il prossimo traguardo è a metà marzo, quando dovranno essere depositate le liste. «E non è che ci sia la fila fuori dalla porta», si lascia sfuggire il candidato sindaco.
È un problema che non riguarda ovviamente solo Lavis e che si accompagna ai dati sempre più impietosi sull’affluenza a ogni elezione. La segretaria del circolo locale del Pd, Lucia Tomasin, sottolinea come il primo segnale d’ottimismo arrivi dal dialogo con i cittadini, per la soddisfazione del lavoro fatto negli ultimi dieci anni: «A Lavis si vive bene. Siamo riusciti a costruire coesione, reti sociali e a mantenere un buon livello di servizi».
Franco Castellan di ViviLavis ha ricordato che la lista civica era nata, 15 anni fa, a sostegno della candidatura a sindaco di Giancarlo Rosa. «Ora la sfida è innanzitutto convincere le persone a partecipare al voto e a candidarsi», ha detto.
Il progetto
Paolazzi, ormai investito ufficialmente della candidatura a sindaco, ha promesso di voler mettere a disposizione lo stesso impegno e la stessa passione degli ultimi dieci anni. «È evidente che il nostro progetto continua: non dobbiamo inventarci nulla, ma c’è spazio per aggiornare i nostri obiettivi».
«Quello che non vogliamo cambiare è l’idea che abbiamo di Lavis e che abbiamo cercato di portare avanti in maniera molto decisa sia dal punto di vista politico sia amministrativo. E penso di poter dire che ci siamo riusciti», ha detto. «Crediamo in una Lavis viva, coesa e inclusiva, con politiche in grado di non lasciare indietro nessuno. O una comunità è coesa, e non lascia indietro nessuno, o non possiamo parlare di comunità».
«Crediamo in un territorio tutelato e curato, dal punto di vista urbanistico, edilizio e ambientale. L’obiettivo è sempre quello di preservare il nostro territorio e di curarlo, al fine di renderlo il più possibile vivibile. Crediamo in un territorio attrattivo: Lavis sta continuando a crescere e succede perché il nostro paese ha servizi pubblici efficienti, ma anche una sua vivibilità a 360 gradi».
Il programma
È ancora presto per elencare un programma elettorale, ma il candidato sindaco fa qualche anticipazione. In parte sono le opere già appaltate, come la palestra delle scuole medie, il campetto di viale Mazzini, il nuovo parcheggio di via Garibaldi, il rifacimento della strada rurale della Ciaresara, i servizi esterni a Palazzo de Maffei e l’acquisto dell’asilo nido di Pressano.
«Con l’ultimo bilancio, approvato a dicembre, sono state finanziate altre opere importanti, a partire dalla mensa scolastica, dal centro anziani di via Peratoner, fino al completamento della ciclabile nord-sud e la realizzazione della Casa della musica alle Masere e i nuovi spazi pubblici che deriveranno dalla lottizzazione di via Cardi».
Paolazzi ha poi citato opere di competenza provinciale, come la costruzione del marciapiede fra Nave San Felice e i Sorni e la rotatoria ai Sorni. Ci sarà poi da lavorare, secondo Paolazzi, su alcune strutture pubbliche e ancora sul potenziamento delle aree verdi, sul decoro urbano, sull’attrattività del territorio e sul potenziamento delle strutture sportive. «Ma quello che ci importa davvero è portare avanti un’idea di paese», ha detto Paolazzi. «Riconosco nella Lavis di oggi la Lavis che dieci anni fa volevamo costruire: una Lavis più inclusiva, più coesa e più viva».
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