LAVIS. C’è una ferita che ogni tanto si rimargina e ogni tanto si riapre, anche a Lavis: per alcuni episodi che passano molte volte sotto silenzio, nel dolore di chi è coinvolto. Ora però la comunità prova invece a interrogarsi, in una serata pubblica: giovedì sera, 12 settembre dalle 20.15 in Auditorium.
Il tema è quello del suicidio e sarà affrontato con l’arcivescovo Lauro Tisi e lo psichiatra Claudio Agostini. Per capire se si possano creare, in una comunità, degli anticorpi: persone pronte a intervenire, lì dove ci sono i segnali di un forte dolore.
«Sappiamo benissimo che questo problema non si potrà mai arginare del tutto, ma crediamo sia giusto che una comunità cerchi consiglio da chi è più competente in materia – spiega l’assessora Isabella Caracristi –. Ci sono persone, come ad esempio i medici di base o gli insegnanti, che forse potrebbero avere una formazione specifica su questi temi».
La serata è organizzata dal Comune insieme ad Ama, l’Associazione di mutuo aiuto, e si tiene poco dopo la giornata internazionale di prevenzione del suicidio che ricorre ogni 10 settembre. In passato questo tema tendeva ad avere un certo stigma sociale: a finire negli angoli più reconditi di qualsiasi dibattito pubblico. Ora invece, sempre di più, si cerca il modo migliore per parlarne, ovviamente con delicatezza e la doverosa competenza.
Anche perché tutto questo si scontra con episodi veri che hanno scosso il paese negli ultimi mesi. Ogni storia ovviamente è diversa e porta con sé uno strascico di dolore. Quel che rimane è una comunità ferita che però adesso vuole reagire, cercando le risposte migliori alle tante domande in sospeso.
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