LAVIS. «Così non va bene: rischiamo di dover tornare alla fase uno». L’allarme è del sindaco di Lavis Andrea Brugnara, preoccupato per gli ultimi dati sul contagio del coronavirus nel proprio paese. I nuovi casi sono due: entrambi sono molto giovani, in un caso parliamo di un minorenne. Il contagio è dunque avvenuto al di fuori della casa di riposo.
«Questi dati sono arrivati oggi e sono successivi alla riapertura. Per questo mi preoccupano. La mia sensazione è che non si stia facendo abbastanza attenzione, soprattutto nella fascia dei giovani. Dobbiamo stare attenti, vedo troppe persone che stanno prendendo sotto gamba la situazione. A me pare che stia passando il messaggio sbagliato: non è finita, se non facciamo attenzione fra un paio di settimane ci troviamo tutti chiusi dentro casa».
Dall’inizio dell’epidemia, a Lavis ci sono stati 112 contagi. I guariti sono 55 (quasi la metà) e i decessi 9. Ma ciò che preoccupa è che la riapertura possa coincidere con un’inversione della tendenza.
Al momento, a livello provinciale in realtà i dati del contagio sembrano stabili. Si parla di 19 casi di positività, divisi in 8 con sintomi negli ultimi cinque giorni e altri 11 scoperti anche grazie ai test sierologici.
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