Lavis

Lavis, le politiche giovanili ripartono anche dal nuovo logo

Lavis. Sabato mattina a Lavis l’amministrazione comunale ha premiato i vincitori del concorso per l’ideazione di un nuovo logo per le politiche giovanili. “È il simbolo di un percorso più ampio che vede il completo rinnovo delle nostre politiche giovanili – spiega l’assessora alle politiche giovanili del Comune di Lavis, Caterina Pasolli – Avevamo bisogno di rendere visivamente l’idea che qualcosa sta cambiando e altro cambierà ancora”.

Nei mesi scorsi sono stati fatti diversi incontri di approfondimento, dei cosiddetti “focus group” che hanno coinvolto sia giovani sia adulti esperti.

“Grazie a loro abbiamo iniziato a modellare la nuova identità delle politiche giovanili – continua Pasolli – Il concorso aveva l’obiettivo di dare un’identità grafica che rispecchiasse le caratteristiche del territorio, per riuscire così a rendere facilmente identificabili tutti i nostri progetti e iniziative”. “Lavis Giovani – dice l’assessora – è il punto di ripartenza. Stiamo anche costruendo un sito dove i giovani potranno trovare gli eventi e le proposte che offrirà il territorio. Ci saranno le iniziative culturali promosse dalle associazioni e dall’amministrazione, oltre che le altre opportunità sia lavorative sia di volontariato. Inoltre ci saranno le occasioni offerte dalla provincia o dall’Unione Europea. In altre parole: Lavis avrà a disposizione un portale che sarà il punto di riferimento per i ragazzi e i giovani del paese. Il logo nuovo rende graficamente tutto questo: è una rivoluzione per i giovani”.

I loghi proposti dai giovani


Al concorso sono stati presentati una trentina di loghi. Li hanno valutati una giuria composta da Mariano Carlini (segretario comunale), Luigi Mario Mafezzoli (assistente socio culturale e addetto alle politiche giovanili), Licia Berloffa (referente tecnico organizzativo del piano giovani di Lavis), Umberto Pezzi (tecnico informatico del Comune di Lavis) e Umberto Rigotti (grafico illustratore dello studio d’arte Andromeda di Trento).

Quattro giovani hanno ricevuto una particolare menzione. Fabrizio Saltori “per aver sapientemente costruito il logo attraverso segno e croma vibrante, con ondate propositive di partecipazione giovanile di gruppo”. Anna Webber “per aver affidato ad un baloon la capacità dei giovani di raccontare il proprio territorio e annunciare con fierezza idee e aspirazioni per il futuro”. Martina Troier “per aver simboleggiato con un occhio ammaliante la capacità dei giovani nel saper guardare al passato e al territorio in un abbraccio al futuro”. Marco Bolner “per aver utilizzato nel logotipo il solo lettering, dove la font diretta, giovanile e volutamente irregolare, diventa requisito fondamentale a caratterizzare idee e aspirazioni del mondo giovanile”.

La vincitrice


La giovanissima vincitrice, Rosa Slompo, racconta cosa avrebbe voluto trasmettere con la sua proposta: “Il logo che ho realizzato per le politiche giovanili di Lavis è suddivisibile in due differenti elementi. Il primo è il logotipo, cioè la parte scritta “Lavis Giovani”, il font utilizzato è molto lineare che trasmette semplicità. La seconda parte è il pittogramma, composto da due segni grafici diversi per forma ed utilità: la parte sinistra è una sagoma realizzata attraverso l’uso di più forme elementari, come cerchi e rettangoli, mentre la parte più destra è il carattere speciale delle virgolette in chiusura, modificate in termini di grandezza e vicinanza.”

“Ciascuno degli elementi nel pittogramma – continua Slompo – ha un significato preciso: il tracciato ha la forma di una L oppure di una G incompleta, la parte mancante è data dalle virgolette. Le virgolette vengono sempre utilizzate in coppia e questo racconta il senso di unione che le politiche giovanili hanno. In scrittura sono simbolo di dialogo, parte fondamentale del senso di appartenenza a un gruppo/una comunità, fondata sul bisogno che il singolo ha di comunicare e circondarsi di altri. Ulteriore significato delle virgolette è la volontà di sottolineare, porre in particolare rilievo un qualcosa o, in questo caso, un qualcuno.”

Redazione

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