MEZZOLOMBARDO. È una svolta importante quella che è passata dall’ultimo consiglio comunale di Mezzolombardo. Con una nuova deroga urbanistica, sono stati autorizzati i lavori per il nuovo stabilimento della Seppi. Fra poco più di un anno, l’azienda – che opera nel settore delle attrezzature agricole, industriali e forestali – potrà così trasferirsi in paese. E soprattutto potrà assumere circa 70 persone in più.
Attualmente l’azienda, che ha la sua sede a Caldaro, in Alto Adige, dà lavoro a un’ottantina di persone: punta ad arrivare alle 150, più o meno, dopo il trasferimento. «Abbiamo chiesto che nelle assunzioni abbiano un occhio di riguardo particolare per i cittadini di Mezzolombardo», spiega il vicesindaco Michele Dalfovo.
In realtà, l’inizio dei lavori arriva dopo cinque anni di lunghe attese. Era infatti l’estate del 2015 quando la Provincia annunciò l’accordo per il nuovo stabilimento di Mezzolombardo. Fra immobili e attrezzature, l’azienda aveva promesso un investimento complessivo di circa nove milioni e 800 mila euro, oltre alle assunzioni.
In cambio, la Provincia aveva garantito un contributo del 15 per cento, oltre all’esenzione dell’Irap per cinque anni. La sede era stata individuata al posto del capannone occupato per decenni dalla Rotaltes. Nel frattempo però sono stati realizzati solo alcuni interventi che hanno permesso l’occupazione di cinque persone (tutte provenienti dalla Rotaliana).
Il grande lavoro che permetterà di costruire uno stabilimento tutto nuovo, dopo la demolizione del compendio storico (rimaranno solo parte degli uffici), ha subito una serie di ritardi progettuali che si sono trascinati fino ad oggi. «Ma ora finalmente ci siamo», esulta Dalfovo.
Dopo il voto del Consiglio comunale, i lavori possono iniziare. In parte, il nuovo stabilimento prevederà l’installazione di alcuni moduli prefabbricati. Ci sarà un nuovo parcheggio per i dipendenti. Per mitigare architettonicamente il tutto sarà realizzata una siepe, costruita su una parte del terreno comunale.
Ma al di là degli aspetti architettonici, quello che interessa veramente a Mezzolombardo è che finalmente si vede la prospettiva concreta delle nuove assunzioni. I lavori dovrebbero finire nell’autunno del 2021, con qualche mese di ritardo per colpa del coronavirus.
«È un’ottima notizia, a cui applaudiamo anche noi», dice Konrad Vedovelli di Mezzolombardo Partecipa. «Finalmente è la volta buona: non solo per le persone che saranno assunte, ma anche per le loro famiglie», aggiunge Luca Girardi del Pd.
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