LAVIS. Anche questa sera abbiamo trasmesso in diretta, anche se con una formula completamente diversa. E con un messaggio: a volte il silenzio vale più di tante parole, basta parlare con il cuore. Se vi siete persi l’esibizione di oggi, o se la volete riguardare, il video lo trovate qui sotto.
Fin dall’inizio abbiamo detto che il nostro flash mob doveva essere un esperimento, che era nato per unire le persone, forzatamente divise. E che lo avremmo interrotto se fossero venuti meno questi presupposti. Ieri qualcosa è cambiato.
Alcune persone hanno sollevato delle critiche e delle perplessità sull’iniziativa. Poi purtroppo nella discussione, nata in un gruppo Facebook di paese, si sono anche alzati i toni. Dal normale confronto fra opinioni diverse si è passati, in qualche caso, alle offese personali. Soprattutto: è sembrato d’improvviso che Lavis non fosse più unita ma divisa (e poco contano i numeri di chi era d’accordo e di chi era contrario). È esattamente quello che vorremmo evitare.
Quindi abbiamo deciso di cambiare la formula del nostro esperimento.
L’appuntamento è sempre la sera, alle 20, sempre sulla nostra pagina Facebook. C’è la musica, ma questa volta vi abbiamo chiesto di non amplificarla. Chi vorrà si sentirà comunque parte di un qualcosa di comunitario, trasmesso online. Con un messaggio: non siete soli!
Oggi c’è stata una canzone sola, dal significato molto importante. Abbiamo voluto che fosse la musica a parlare per noi.
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