Le storie

Eletto il comitato della Strada del vino per Lavis, Faedo e valle di Cembra

GIOVO. Nei giorni scorsi si sono concluse le assemblee territoriali organizzate dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino per eleggere i comitati tecnici dei cinque territori di pertinenza e i relativi presidenti e vicepresidenti che, con questo ruolo, entrano di diritto a far parte anche del nuovo consiglio dell’Associazione.

A Villa Corniole a Verla di Giovo, si sono così riuniti i soci della zona delle Colline Avisiane, di Faedo e della Valle di Cembra, compreso l’Altopiano di Pinè.

Il Comitato tecnico

Dopo il saluto iniziale del presidente territoriale Rosario Pilati, il sunto del presidente provinciale Francesco Antoniolli sulle attività svolte nel triennio e la presentazione di vision e obiettivi da parte della direttrice Elena Chincarini – con particolare focus sullo sviluppo del turismo enogastronomico -, è stato votato il nuovo Comitato Tecnico Territoriale, composto da:

    • Mara Lona, Azienda per il Turismo Altopiano di Pinè e Valle di Cembra
    • Sabina Pellegrini, Villa Corniole
    • Goffredo Pasolli, Maso Poli
    • Rosario Pilati, Cantina La Vis
    • Vera Rossi, Green Grill – Info e Sapori
    • Federico Sandri, Azienda Agricola Pojer e Sandri
    • Franco Castellan, Comune di Lavis
    • Rudy Zeni, Nerobrigante – Birrificio Artigianale del Trentino/Azienda Agricola Zeni Roberto
    • Renzo Folgheraiter, Comitato Mostra Valle di Cembra
    • Chiara Simoni, Cantine Monfort
    • Marco Bortolotti del Ristorante Vecchia Segheria

Pilati presidente

I membri, al termine dell’incontro, hanno rieletto presidente della sezione territoriale Rosario Pilati e vicepresidente Vera Rossi.

«Proseguo con grande orgoglio il percorso intrapreso nell’ultimo triennio – ha commentato Pilati – poiché ho la fortuna di trovarmi alla guida di una zona molto proattiva, sia sul fronte della partecipazione alle iniziative organizzate dalla sede centrale, sia sul fronte dell’organizzazione degli appuntamenti in loco».

«Un territorio molto fertile, sempre più orientato ad una produzione sostenibile e che giustamente guarda con interesse al turismo slow. Un obiettivo su cui scommette anche l’associazione provinciale, che supporterà quest’ambizione attraverso percorsi e pacchetti vacanza specifici».

Redazione

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