SAN MICHELE. Undici studenti provenienti da dieci nazioni diverse erano in questi giorni a San Michele, alla Fondazione Mach. Partecipano tutti a Interfuture, un progetto europeo di dottorato industriale, nato dall’accordo fra otto istituti (centri accademici e università) e sei aziende che operano nella ricerca e produzione di bio fertilizzanti e bio pesticidi. Con l’obiettivo di sconfiggere malattie e insetti che attaccano le piante di interesse agrario.
Questo progetto è la base per un nuovo corso di dottorato che partirà in autunno, con il nuovo anno accademico. I dottorandi svilupperanno ricerche in collaborazione con finanziatori industriali. L’obiettivo sarà di unire la ricerca di base alle esigenze dell’industria. Per fornire un nuovo stimolo all’innovazione nell’ambito dell’agricoltura, dei prodotti ambientali e dell’ambiente.
Il network europeo è una sorta di anticipazione di quella iniziativa. Gli undici ricercatori si stanno formando nella ricerca, nel tentativo – ed è forse l’aspetto più interessante – di trasformare le loro scoperte scientifiche in altrettanti prodotti che potranno essere messi a disposizione dell’agricoltura del futuro.
Con l’obiettivo principale di ideare prodotti fitosanitari biologici, sicuri e biodegradabili. Nell’incontro a San Michele l’avanzamento delle ricerche è stato valutato da un esperto esterno, nominato dalla Commissione europea
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