Nell’archivio storico comunale di Lavis è contenuto un antico manoscritto che fa riferimento al voto fatto dalla popolazione nel 1702
Lavis. Il prossimo 8 settembre, come ogni anno, la Comunità di Lavis rinnoverà l’antico voto fatto alla Madonna. Si tratta di una celebrazione nata in un momento storico particolarmente difficile per gli abitanti della borgata che negli anni non sono mai venuti meno all’antico impegno. Nell’archivio storico comunale di Lavis esiste una copia manoscritta di un voto verso la Beata Vergine Maria fatto dalla Magnifica Comunità di Lavis nell’anno 1702.
Alcuni anni fa con un permesso concessomi dall’allora assessora alla cultura del comune di Lavis, Germana Comunello, ho potuto consultare questo documento. Il manoscritto è forse il più antico documento conservato nell’archivio. Molto probabilmente non è l’originale ma una sua trascrizione fedele e vidimata da ben due notai, prassi piuttosto comune in quegli anni per fare le copie di documenti importanti. Si tratta di poche pagine ma che hanno un alto valore storico e che contengono molte informazioni sulla Comunità di Lavis nel 1702.
La prima cosa che salta all’occhio è che il documento è firmato solamente da 44 persone, i Vicini. Nel 1702 quindi solamente 44 famiglie godevano dei diritti di vicinato, all’incirca 200 persone, però gli abitanti del paese erano molti di più. Alla riunione come si evidenzia nello scritto erano presenti tutti gli abitanti di Lavis
ma solamente i Vicini avevano il diritto di poter proporre e votare qualsiasi iniziativa che riguardasse l’intera Comunità.
Un altro elemento che viene evidenziato leggendo il documento è che già prima del 1702 la popolazione di Lavis era particolarmente devota alla Beata Vergine Maria. Ad esempio nel “Libro della Vicinanza di Lavis” del 1702, viene citata la presenza di una chiesa intitolata alla Madonna di Loreto voluta e costruita da Giovanni Battista Svaldi, un locandiere che gestiva l’osteria dell’Aquila d’Oro che sorgeva nell’attuale via Matteotti.
Infine leggendo il documento è possibile notare che in origine il voto veniva osservato nella seconda domenica dopo la S. Pasqua mentre in tempi in più recenti la celebrazione è stata spostata al giorno 8 settembre, e tuttora continua.
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La trascrizione letterale
Sotto riportiamo l’esatta trascrizione del documento conservato nell’archivio storico del Comune di Lavis.
Nel nome di Gesù e di Maria.
Correndo l’anno dopo il gloriosissimo Parto dell’Immacolata sempre Vergine Maria mille settecento e due; Indizione Romana Decima in giorno di Lunì, fu li diciasette del mese di Aprile in questa terra di Lavis, e via Imperiale, sopra un teatro di rimpetto del Palazzo Zenobio loco all’effetto infrascritto deteminato, alla presenza continua delli Molt’Illustri S.ri Don Leonardo Toldino Pisetta di Cembra, e Gio Batta Stazzoni di S.to Michele testimoni chiamati, noti e pregati.
Col presente pubblico Istrumento professando il Nobile Pubblico di Lavis Giurisdizione de Königsberg, e Territorio Austriaco, il singolar Ossequio e Devozione e sempre professata all’Augustissima Imperatrice del cielo Vergine Maria, in di cui evidente testimonio per continuazione del suo Zelo, e Devozione richiedente in Beneficio non solo dell’Anime, ma in utile anco delli temporali Bisogni, come specialmente per tenere il Torrente Lavis placato nel suo Confine, e per distruggere i danevoli Vermi, ed intemperie, che infestano le Campagne, e per altri benvisti devoti motivi, avendo con ogni prontezza abbracciato la pia Mente del Reverendissimo Padre Gio. Antonio de Luca Missionario Apostolico Capuccino, e Predicatore quaresimale del detto Pubblico di Lavis, d’eleggere in forma pubblica per singolar Protettrice ed Imperatrice d’esso Nobile Pubblico di Lavis l’accennata Vergine Maria.
Però personalmente quivi luogo opportuno eletto data opera sendo convenuti tutti li suddetti Illustrissimi Nobili Reverendi Signori e Magnifici Vicini d’esso Pubblico di Lavis sottonotati niuno mancante, hanno per si si, eredi, e successori eletto, com’elegono in singolar Avvocata, Prottetrice ad Imperatrice d’esso Pubblico per li Fini, Devozioni, e Bisogni promessi, che qui repigliano in tutto e per tutto, e per singolarissima demostrazione dell’ Ossequio, del Zelo, della Devozione e Vassallaggio, che detti SS.ii Vicini per si si, e successori professarono e professano verso detta Augustissima Vergine Maria, hanno specialmente e devotissimamente presentato a detta Beatissima Vergine la Corona, Scettro, ed un Core d’argento, nel quale unitamente si dichiarano detti Sig.ri Vicini tener consacrato cadauno il suo Cuore pregando detto Revern.ssimo Padre Missionario Gio. Antonio de Luca a loro nome incoronar detta Vergine Maria, e consegnarli detto Core.
Obbligandosi con Voto formale e solenne detti Sig.ri Vicini per si, e successori ogn’uno nella seconda festa di Pasqua, quand’il tempo permette ed in caso d’ intemperie, la prima festa subito venente, che per il tempo permette, e renovare tal Devozione, e Vassallaggio verso la Beatissima Vergine, con esponer la sua Statua in Chiesa, far cantare la Messa, e portarla processionalmente per il luogo e terra di Lavis.
Supplicando così adesso per sempre, ed in avvenire la singolarissima Pietà ed Amore della Gloriosissima Vergine Maria, aggradire, ricevere, ed admettere questi testimoni, ed effetti della Divozione, Ossequio, e Vassallaggio professatogli da questo Nobile Pubblico e così a perpetua memoria, ed a maggior Gloria della Sacra Triade e d’essa gloriosissima Vergine Maria.
In esecuzione di che dopo haver dato tutti i Signori Vicini, ed il Popolo stante, pienamente, e unanime discrepante, il consentimento per tre volte ricercato da detto Rev.mo Padre, il medesimo Padre incoronò detta Beatissima Vergine come sopra “ad Laude Dei, Deipraque semper Virginis Maria Divi Patroni ed Avvocanti Udalrici, ae totius Liuna Celestis “
L+S Gio. Paolo Kiechel Not.o Pubblico di Lavis d’Austria Imperial pagato scrisse e pubblicò fedelmente C.L.D.
L.S. Gio Domenico di Pauli pubblico d’Imperial Autorità Not.o in Lavis attesta, che quanto sopra sij concorde al suo sing. Autentico fatto la settimana in fede
Li Moltissimi Illustrissimi Nobili Signori Magnifici Vicini furono:
Giulio Francesco de Schulthaus, che in Baule d’Argento offrì in nome del Pubblico, la Corona, Scettro e Core alla B.V.
Pangrazio Campi, Giacomo di Gianantonio, Antonio Sevegnano,
Dom.co Felice Passi, Boni Magrino, Dom.co Benamà,
Mattia Felice Passi, Gio. Claus, GioBatta Chiesner,
Mattia Gau.zio Cadini, Gio.Paolo Kiechel, B.mio Antonio Covi,
G.Batta Svaldo, Fran.co Amort, Vigilio Bortolotti,
Xforo Stazzon, Rev. D. Andrea Eggens, Xforo B.Mio Concini,
G.Paolo de Maffei, G.Giacomo Concetti, Ferdinando Concini,
Fran.co Pino, G.Domenico di Pauli, Antonio Sardagna,
Paolo dal Lago, Vigilio Sorno, Antonio Inama,
Ferdinando Gianschetti, Giorgio di Biasi, G.Giacomo Porta,
Mattio Kiechel, P.tro Simone Mich, G.Domenico Laz,
Fran.co Fest, Candido di Paoli, Batta di Perli,
Batta Res, Valentino Bonato, Antonio dal Maso,
Udalrico dall’Alber,
Michele Abram,
Antonio Porta, medico,
Udalrico di Perli.
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Dopo questa frase “ad Laude Dei, Deipraque semper Virginis Maria Divi Patroni ed Avvocanti Udalrici, ae totius Liuna Celestis “ è imbarazzante se qualcuno ancora dice che Sant’Udalrico non è Patrono di Lavis o che il suddetto Voto Comunitario sia festa Patronale. Che si studi il latino! Evviva!