A Lavis un momento di riflessione sul valore della pace in un luogo che ha raccolto sofferenze e speranze della popolazione durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale
Lavis. Era il 24 febbraio 2022 quando l’esercito russo diede inizio alle operazioni militari di invasione dell’Ucraina. Una guerra per proteggere le minoranze russofone del Donbass e della Crimea secondo i russi, una guerra di invasione con mire espansionistiche secondo gli ucraini. Doveva essere una guerra lampo, quasi una passeggiata ma non è stato così. Di fatto una guerra che ha portato solo morte e distruzione su entrambi i fronti, come tutte le guerre. Una guerra che geograficamente non è tanto lontana da noi ma i cui effetti sono visibili anche nella nostra quotidianità. Forse è proprio per questo che la nostra attenzione è molto alta su questo conflitto. Non dobbiamo però dimenticare che nel mondo sono tante le guerre che ancora si stanno combattendo. Alcune magari non le conosciamo nemmeno ma non per questo sono meno drammatiche del conflitto in Ucraina.
La storia più volte ci ha mostrato come le guerre portino solo sconfitte. Anche dalla parte dei vincitori ci sono lacrime, lutti e sofferenze. Quanti chilometri quadrati valgono queste lacrime? Ma l’essere umano spesso ha la memoria corta e allora ecco che continua a commettere gli stessi errori.
Questo triste anniversario è stato preso come spunto dall’Amministrazione Comunale di Lavis per proporre a tutta la popolazione un momento di riflessione. Una fiaccolata che alle 19.00 partirà dal Comune in via Matteotti e raggiungerà il rifugio antiaereo sul Pristol. Un momento per riflettere sul valore della pace e per condannare tutte le guerre che affliggono il mondo, anche quelle lontane, che apparentemente non ci toccano e che sono dimenticate.
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