È una tradizione che risale alla fine del Settecento, che rischia di scomparire ma che gli Schützen tentano in tutti i modi di salvare
LAVIS. Tornerà a illuminarsi la croce anche sulle colline intorno a Lavis, in località Fratte, nella serata di domenica 21 giugno, fra le 20.30 e le 21. Così la compagnia degli Schützen celebra ogni anno la festa del Sacro cuore di Gesù.
Una ricorrenza che ha un senso storico e così è celebrata in varie zone, fra Trentino e Alto Adige. E che risale al 1796: l’anno in cui le truppe di Napoleone invasero il Tirolo, passando anche per Lavis. Minacciando di mettere a ferro fuoco l’intero paese.
Croci illuminate
E al fuoco si rispose col fuoco: quello simbolico, in questo caso, per chiedere una speciale protezione dal cielo. Lo decise la dieta tirolese che si riunì a Bolzano, con un abate che suggerì di illuminare le croci come voto, appunto, per il sacro cuore di Gesù. Una consacrazione fra devozione e superstizione, che poi si ripeté ancora durante le battaglie di Andreas Hofer.
Oggi la memoria di questa storia rischia di sfumare, mentre ogni anno c’è chi si chiede cosa siano quelle croci che si accendono e sfavillano nel buio. Ma gli Schützen cercano comunque di tenere viva la tradizione, anno dopo anno, fuoco dopo fuoco.
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