Pallamano, Valerio Sampaolo lascia Pressano: «Siete stati una seconda casa per me»

Dopo 10 anni, il portierone lascia i gialloneri, in vista di una nuova avventura

Valerio Sampaolo

LAVIS. Fra i pali della Pallamano Pressano Cassa di Trento per la stagione 2020/2021 non ci sarà Valerio Sampaolo. L’estremo difensore originario di Chiaravalle (Ancona), ormai trentino d’adozione grazie alle 10 stagioni consecutive trascorse a Pressano, vestirà la maglia del Bressanone nella prossima annata sportiva.

Punto di riferimento fisso e di spicco della prima squadra nell’ultimo glorioso decennio, Sampaolo era a tutti gli effetti parte integrante dello zoccolo duro giallonero che dal 2010 ha scritto la storia della Società e nel corso degli anni il portiere marchigiano ha impreziosito la sua brillante esperienza giallonera con una lunga serie di titoli, presenze in nazionale e premi individuali.

Fra prestazioni strabilianti, l’esplosione a livello nazionale avvenuta in Trentino e i numerosi riconoscimenti come miglior portiere d’Italia, “Valerio” lascia a Pressano un segno indelebile fatto di 301 presenze ed un incredibile record di zero gare ufficiali mancate negli ultimi 10 anni: dal 2010 dove c’era Pressano, c’era Sampaolo.

Una seconda casa


Numeri che testimoniano una professionalità estrema ed un legame stretto e fiero fra il numero 22 giallonero e la squadra trentina che, alle porte della stagione 2010/2011, tramite mister Fabrizio Ghedin lo accolse e diede inizio ad un lungo corso vincente.

«È difficile spiegare a parole o con qualche riga la mia decisone – commenta il portiere – Dopo 10 lunghi, intesi e bellissimi anni lascio Pressano. Una decisione che fino a qualche tempo fa avrei faticato a prendere in considerazione. Lascio una squadra, una società ed una tifoseria che erano diventate, nel tempo, come una seconda casa. Le lascio con tanti ricordi bellissimi e qualche piccolo rimpianto: avrei voluto vincere qui anche uno scudetto. Le motivazioni – prosegue Sampaolo – sono state molte, sia a carattere personale, che professionale. Probabilmente in me, ancora oggi c’è una grandissima voglia di migliorare, di lavorare duro e crescere».

Una storia fantastica


Una dedizione al lavoro ed alla crescita personale esemplari, che con il ruolo di primo portiere a Pressano si sono tradotte nell’affermazione di uno dei migliori estremi difensori di sempre in Italia: «Non posso che ringraziare la Pallamano Pressano per aver creduto tantissimo in me da secondo portiere del Conversano, mettendomi a disposizione tutto quanto possibile, dalla fiducia incondizionata fino a piccoli-grandi dettagli come la disponibilità delle strutture sportive in ogni momento di necessità».

La ‘separazione’ fra il sodalizio di Pressano e l’estremo difensore è stata tutt’altro che facile e maturata nelle ultime settimane dopo una lunga riflessione da parte di Sampaolo: «In tutti questi anni – prosegue Sampaolo – c’è stata da parte mia la voglia e l’esigenza personale di non voler mai deludere le aspettative, che negli ultimi anni erano sempre più alte. Con orgoglio e sudore siamo riusciti a rendere, in gran parte, il sogno realtà»!

«Tante le finali giocate, le partite in Europa ed anche due trofei, che per me sono stati di un peso unico: oggi tuttavia non mi sentivo di poter ancora dare qualcosa come avrei voluto a questa squadra, e queste sono parole che ho riferito anche al presidente Lamberto Giongo. Il Pressano per me è e sempre sarà una grande storia, una storia fantastica!”.

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