I lavisani coronano una grande stagione aggiudicandosi una finale al cardiopalma
LAVIS. Il Paganella ha vinto la finale playoff e si è qualificato in Serie D. Abbiamo chiesto a Raffaello Bruschi – allenatore e giocatore della squadra – di raccontarci questa stagione straordinaria per la pallacanestro a Lavis.
Era il 4 Settembre. Un caldo atroce, si soffocava dentro al Palavis. Strette di mano, i nuovi innesti che incrociano sguardi e destini con la vecchia guardia, reduce dalla promozione in PromoGold. Un nuovo timoniere al comando del Paganella, coach Perissinotto. L’entusiasmo è tanto, la voglia di vincere e di stupire ancora di più.
Una voglia di stupire che la squadra fa diventare subito realtà, già dalla prima giornata quando si sbanca Ravina, per poi sconfiggere Bressanone a domicilio e Tridentum dopo due interminabili overtime. Una fiammata iniziale che diventa un incendio indomabile quando al Palavis cadono sia i Night Owls sia quella Virtus Altogarda campione in carica, centrando cinque vittorie consecutive, che diventano sei con Villazzano e sette con il fanalino di coda Merano.
Il momento più nero
E proprio qua, quando il Paganella sembra una solida realtà avviata al comando solitario della classifica, inizia un periodo nerissimo con 5 sconfitte intervallate solo dalla vittoria contro Ravina in casa al Palavis, peraltro acciuffandola per i capelli e vincendola dopo un overtime pazzesco.
Le certezze vengono meno, il gioco latita, in un amen ci si ritrova a metà classifica. Ma qua viene fuori tutto il carattere della squadra che, come risulterà chiaro poi, ha la particolare caratteristica di recuperare quando ormai sembra tutto perduto, come un Piave dopo una Caporetto devastante. Arrivano infatti nove vittorie intervallate da una sola sconfitta, a Bolzano contro la capolista Olimpia, e si raggiunge un terzo posto alla fine della regular season che solo a gennaio sembrava utopia pura.
Verso la finale
Playoff. Capita Gardolo, quella Gardolo che aveva rotto la striscia di sette vittorie. All’andata è un grande Paganella ed il +16 fuori casa sembra garantire tranquillità per il ritorno. Troppa tranquillità forse. Gardolo arriva al Palavis cattiva e si rischia il tracollo, ma quando tutto sembra andare di male in peggio, la forza di questa squadra viene fuori, Gardolo sì vince, ma non riesce a ribaltare il risultato dell’andata.
È ora di semifinale. Partita secca in casa di un Blue Bear che ha recuperato tutti i suoi effettivi e si presenta come favorito. Partita adrenalinica, tiratissima e con un livello di fisicità pazzesco. Il Blue Bear segna sulla sirena la tripla della vittoria, o meglio segna un secondo dopo la sirena. Un solo secondo, un istante, un attimo, ma è sufficiente, il Paganella è in finale playoff e per la prima volta nella sua storia può accedere alla serie D.
Un’altra rimonta
26 Maggio. Palavis gremito in ogni settore. Clima e tensione delle grandi occasioni. Al nostro cospetto i Night Owls che giocano un ottimo basket, hanno sorpreso tutti in questi playoff e con merito si trovano in finale. Inizio scoppiettante del Paga che parte a suon di triple, vantaggio anche di 10 punti, poi ripresi dagli avversari, poi di nuovo avanti di 8 alla pausa lunga. Terzo quarto d’orgoglio dei Night Owls che rimontano, coronando il tutto con la tripla del sorpasso a fil di sirena. Gli Squali sono un po’ frastornati e gli Owls ne approfittano, allungando fino al +6 a 5 minuti dalla fine.
Eccola lì, che si profila una Caporetto. Il linguaggio del corpo parla chiaro, il Paga è alle corde e i Gufi sono carichi ed esaltati, sentono il sapore dell’impresa. Ma come abbiamo già detto sopra, quando il baratro è ad un centimetro il Paga tira fuori tutto quello che ha, e così è anche questa partita, rimonta, sorpasso e ci si avventura nella giungla dell’ultimo minuto della stagione con un piccolissimo vantaggio.
L’ultimo minuto
Un ultimo minuto infinito, fatto di botta e risposta, triple da una parte e dall’altra. Mancano una manciata di secondi, Paga +1, i Night Owls hanno la palla per vincere. Mischia furibonda sotto canestro, ne esce Ravelli con la palla in mano, i Gufi reclamano un fallo con furore, troppo furore. I liberi del fallo si sommano a quelli dei falli tecnici, e finisce così, con l’esultanza del Paga per un’incredibile cavalcata che porta alla storica prima promozione in serie D.
Tutti in campo, giocatori, dirigenti, allenatori, tifosi ad abbracciarsi ed esultare per questo incredibile traguardo raggiunto tutti insieme. La coppa viene alzata al cielo, la retina viene tagliata in segno di vittoria.
Un grande Paganella, una grande stagione.
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